Traduzioni a cura di Giovanna Tescione
Pechino, 29 nov. – La forma moderna del "mandarinato" del Celeste Impero si riconferma la professione più ambita dai giovani cinesi. Sono più di un milione gli aspiranti funzionari pubblici che domenica hanno sostenuto il tanto atteso concorso pubblico nelle più grandi città della Cina. Da Nanchino alla città di Taiyuan, nello Shanxi, dalla provincia dell'Anhui alla capitale Pechino, ovunque è stato possibile sostenere l'esame più ambito e complesso nella vita di un giovane cinese.
A prendere parte all'esame quest'anno circa 930mila ragazzi, contro gli oltre 1.4 milioni che avevano presentato la domanda. Ma nonostante le cifre altissime, l'esame di quest'anno sarà quello con la percentuale di competizione più bassa negli ultimi cinque anni, complice una diminuzione di circa 60mila partecipanti rispetto allo scorso annuo (circa 1% in percentuale) e un aumento del 25% dei posti disponibili, circa 27mila nuovi incarichi che aspettano di essere coperti grazie al pensionamento di altrettanti funzionari.
Un cambio generazionale, quindi, nelle amministrazioni cinesi che portano il rapporto di chi ce la farà a 1 su 33.
A complicare il tutto però c'è che quest'anno l'esame sembra essere il più "severo della storia", così come è stato definito dai media, per l'entrata in vigore il 1 novembre della nuova bozza di legge del codice penale che regolamenta le sanzioni nel caso uno studente sia sorpreso a barare, con una pena che può andare da 3 fino a 7 anni di carcere.
Certo è che con il passare del tempo e l'aumento del tasso d'istruzione, per i giovani è sempre più difficile diventare funzionario pubblico. Nel 1994, con 4400 partecipanti per 490 posti disponibile, un giovane su nove realizzava il suo sogno. Una percentuale che scendeva già nel 2003, quando gli aspiranti funzionari sono stati 120mila per 5.475 posti. Ma in percentuale il record resta del 2006 con 10mila posti e 540mila partecipanti.
02 DICEMBRE 2015
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