Di Sonia Montrella
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Roma, 12 giu.- Nella scorsa settimana, la Shanghai Normal University in collaborazione con il desk Anica di Pechino ha presentato al pubblico cinese Ciao Cinema!: una selezione di titoli italiani delle ultime stagioni. Un'iniziativa - si legge nel comunicato - volta ad "aggiornare" quell'idea secondo cui il cinema italiano si identifichi quasi esclusivamente con il periodo neorealista. Obiettivo centrato?
Direi definitivamente di si. E’ stato un focus molto seguito dal giovane pubblico cinese interessato di fatto ad approfondire il nostro cinema. Attento e curioso, contrariamente a quello che succede in Cina, il pubblico è rimasto in sala sino alla fine di tutti i titoli di coda. Durante il film c’e’ stata un'evidente partecipazione. Ciao Cinema! si e’ svolto all’interno di una sala presso la Shanghai Normal University, una suddivisione importante al fine di raggruppare due target di pubblico diversi.
Sei i titoli: L’Intrepido di Gianni Amelio, La Mafia uccide solo d’estate di PIF, Valzerdi Salvatore Maira, Happy Family di Gabriele Salvatores, La Kriptonite nella borsa di Ivan Cotroneo, È stato il figlio di Daniele Ciprì. Come è avvenuta la selezione e cosa vi ha convinti che fossero i più adatti al pubblico cinese?
La selezione è avvenuta in modo collettivo, insieme a RAI.com e alla professoressa Wang Fang, direttrice del World Film Institute presso la Shanghai Normal University. I due criteri principali che hanno guidato la scelta sono stati qualità ed eterogeneità, per poter offrire al pubblico uno spaccato il più possibile variegato.
Con il Progetto Cina, lanciato nel 2013 e organizzato insieme a tutte le maggiori componenti del cinema italiano, Anica ha portato l’Italia nel ristretto gruppo dei partner privilegiati dell’industria cinese, forte dell’approvazione delle Norme Attuative del Trattato di Coproduzione tra i due paesi, recentemente siglate dalla Direzione Cinema del MiBACT. A ottobre la giornata di incontri China Day ha portato a segno una serie di progetti di coproduzione. Quali sviluppi?
ANICA attraverso il suo desk ormai è un punto di riferimento per l'Italia agli occhi di istituzioni e aziende nel settore dell'audiovisivo cinese. Sebbene c'è ancora molto lavoro da fare per inserirsi in un mercato fortemente commerciale e per questo difficile, a piccoli passi stiamo mostrando la qualità del cinema italiano e le potenzialità delle co-produzioni, un modello produttivo che in Cina è ancora tutto da perfezionare ed esplorare fino in fondo. La cosa più importante è non fermarsi ma puntare sempre più in alto e rendere appuntamenti come il China Day una consuetudine, ricercata e voluta anche dalla controparte cinese.
Quali sono i prossimi appuntamenti in Cina?
Sono in continuo aumento. Ora siamo a Shanghai in l’occasione del Festival Tv e Cinema, con il progetto Movie Up attuato sempre da Anica con fondi della Regione Lazio. Presente al mercato di Shanghai lo stand “ITALIA" realizzato in collaborazione con ICE, che fortemente sostiene le nostre iniziative. La nostra delegazione, composta da 15 aziende italiane suddivise tra televisione e cinema, presenta una serie di progetti di film alla ricerca di partner cinesi interessati alla co-produzione e all’investimento. Ne abbiamo già selezionato e raccolto alcuni e invitato un gruppo di produttori e investitori locali che pensiamo siano adatti a lavorare su questi progetti, attraverso un attento lavoro di match-making effettuato dal Desk in Cina.
Italia sempre più presente nei festival cinematografici cinesi.
Esattamente. Per il Festival del Cinema di Shanghai, è stata effettuata un’ interessante selezione di nuovi film italiani supportati da Cinecitta’-Luce FilmItalia che da anni e’ presente sul mercato asiatico.
Nello stesso momento stiamo raccogliendo film italiani da proporre per rassegne e festival locali, come ad esempio il tradizionale 100 Fiori “ Golden Rooster” che si terrà quest’anno a Jilin. Inoltre, abbiamo finalmente siglato l’accordo con la prestigiosa catena di cinema LUMIERE, nostri ospiti lo scorso anno a ROMA in occasione del China Day. Quindi, a breve inizieremo il Road Show di promozione di cinema italiano in 8 diverse città con una selezione di 10 titoli.
Stiamo cercando di concretizzare per la prima volta l’idea di un SISTEMA AUDIOVISIVO in Cina che sia compatto e unito, cercando di contenere all’interno del mercato, operazioni singole / spot di player italiani, invitandoli ad integrarsi sempre più’ all’interno di quanto stiamo costruendo.
Chiudiamo con una curiosità, chi sono gli attori italiani preferiti dai cinesi?
Tutti i giovani maschi cinesi hanno visto Malena, e hanno una grande passione per Monica Bellucci. Le persone di mezza età amano Sofia Loren. Michele Placido nella sua recente visita a Pechino è stato riconosciuto e salutato come il Commissario Cattani de La Piovra. Gli attori italiani giovani anche se ancora non sono affermati hanno però enormi potenzialità, in Cina il grande pubblico apprezza la "fotogenia" italiana e speriamo presto imparerà a conoscere anche le star italiane più giovani.
12 giugno 2015