Ceo di Magneti Marelli Cina

Ceo di Magneti Marelli Cina

Roma, 10 ago. - Il 2 agosto Magneti Marelli e Wanxiang Qianchao Company, azienda cinese di componenti per l'automotive, hanno siglato un accordo per la creazione di una joint venture in Cina, mirata alla produzione di ammortizzatori per auto. Quali i termini dell'accordo?

Si tratta di una joint venture paritetica tra noi e Wanxiang per la produzione in loco di ammortizzatori sia per i clienti locali che per la joint venture. I termini dell'accordo prevedono sia la progettazione che  la produzione di ammortizzatori innovativi, alcuni dei quali arricchiti di componentistica elettronica per il controllo della portata  in modo da ottenere dei risultati migliori in termini di confort e di guidabilità.

Perché proprio Wanxiang Qianchao?

Abbiamo scelto Wanxiang perché l'abbiamo trovata complementare a Magneti Marelli sia dal punto di vista della localizzazione,  sia per quanto concerne la tecnologia disponibile. Con l'andare del tempo e con una reciproca conoscenza Wanxiang ha dimostrato di soddisfare esattamente quelle che erano le  premesse. Noi portiamo quel taglio tecnico che Wanxiang avrebbe, magari, raggiunto in un futuro molto lontano, e allo stesso tempo abbiamo trovato un partner che vanta una localizzazione, un footprint molto esteso, importante e conosciuto specialmente presso i clienti cinesi.

Quali gli obiettivi della collaborazione previsti? Avete  già stilato una roadmap?

Al momento gli obiettivi sono quelli di adeguare la produzione ai livelli standard mondiali con un buon supporto tecnologico a carico della Magneti Marelli. Poi, sulla base di questo, allargare il mercato facendo conoscere la gamma di prodotti ai clienti di Wanxiang e ai nostri e puntando ad acquisirne di nuovi.

A quando risale il primo impatto della Magneti Marelli con il mercato cinese?

Siamo presenti in Cina dal 1996 con 4 linee di prodotto tra cui la Powertrain che produce sistemi di controllo motore e controllo cambio, l'Electronic System che produce sistemi di sistemi di telematica, computer e quadri di bordo,  L'Automotive Lighting per la produzione dio fari e fanali e, infine, la linea di Sistemi di Scarico.  Di recente, inoltre, abbiamo firmato un accordo joint venture con un'azienda del gruppo Saike, l'SAGW, per la produzione di impiantistica idraulica. Prima della firma avevamo in totale circa 1.400 persone operative nelle sedi di Wuxi, Shanghai e Canton e lo scorso anno abbiamo fatturato 232 milioni di euro con una crescita abbastanza importante.

L'attività industriale sarà localizzata ad Hangzhou, città di circa 9 milioni di abitanti, capitale della provincia di Zhejiang, nonché importante hub logistico-industriale, dove il gruppo Wanxiang ha sviluppato una presenza industriale forte e consolidata. E' il primo passo verso una delocalizzazione in Cina ricalcando una trama già seguita da molte altre aziende?

Ad oggi il 97% della nostra produzione è destinata al mercato locale e si tratta di un mercato aggiuntivo rispetto a quello che facciamo nel resto del mondo quindi non c'è nessun tipo di delocalizzazione volta a togliere porzioni da mercati presenti.

di Sonia Montrella


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