CASO YUEYUE, LA CINA S'INTERROGA SULLA "FREDDEZZA D'ANIMO"

Pechino, 26 ott. - Gli strascichi della triste vicenda di Yueyue stanno prolungando il dibattito interno alla società cinese sulla "freddezza d'animo" dei cinesi contemporanei, mischiando al voyeurismo scabroso un notevole sforzo di autoanalisi. La piccola di due anni non è sopravvissuta al trauma cranico, confermatosi fatale anche grazie all'indifferenza degli ormai noti 18 passanti, ma l'attenzione che aveva calamitato la sua storia non è scemata.

 

I due autisti sono stati ufficialmente arrestati dalla polizia di Foshan e sono in attesa di giudizio: si profila quindi nel futuro prossimo un altro caso Li Gang, non tanto per la connivenza col potere delle élite politiche e militari del paese, quanto per la partecipazione emotiva di massa della società cinese.

 

Chen Xianmei, la signora che ha soccorso la piccola Yueyue, è stata inevitabilmente risucchiata nell'uragano mediatico. Chinasmack ha raccolto gli articoli comparsi nei giorni scorsi sul portale cinese NetEase che raccontano come la vita della signora Chen sia stata rivoluzionata dall'inattesa attenzione dei media e delle istituzioni locali.

 

Giornalisti che tutto il giorno chiamano a casa chiedendo un'intervista, un viavai di telecamere e microfoni che ha indispettito non solo Chen Xianmei, ma anche il suo proprietario di casa. Nella disperata ricerca di un idolo da dare in pasto ad un'opinione pubblica scossa dall'indifferenza del popolo cinese, le autorità del Guangdong hanno iniziato a conferire targhe e premi alla signora Chen, esaltandola come individuo esemplare della società cinese. Non si tratta solo di gloria, ma di materialissimi premi in denaro: la somma raggiunta, secondo le ultime stime, si aggirerebbe attorno ai 25mila yuan, cifra che ha alimentato ancora di più le malelingue che – pare assurdo – hanno sostenuto che Chen Xianmei avesse soccorso la piccola Yueyue solo perché "in cerca di fama".

 

Una tesi che sta girando su internet ma che la signora Chen ha rispedito con determinazione al mittente, dichiarando alla stampa locale di voler tornare solo alla normalità e che i soldi ricevuti li consegnerà alla famiglia di Yueyue.

 

Nel frattempo gli opinionisti scrivono articoli, rilasciano interviste e dibattono su quale sia la ragione di tanta "freddezza d'animo", perché – generalizzando – i cinesi sono così?
Se ne sono lette di tutti i colori: chi accusa il sistema capitalistico, chi accusa la pesante eredità del maoismo, chi cita Lu Xun – autore simbolo della libertà di pensiero della prima Cina post-imperiale – e chi, come Zhang Lijia sul Guardian traccia la cronologia della storia recente cinese, improntata sulla sistematica demolizione del valore della vita umana, dalla Rivoluzione Culturale alle uccisioni di figlie femmine non volute.
Senza scomodare politologi, sociologi e pensatori di vario genere, molti commentatori cinesi fanno riferimento invece all'episodio del Giudice di Nanchino.

 

Nel 2006 la giovane Peng Yu aiutò un'anziana signora che era caduta per strada a Nanchino: portandola fino all'ospedale, la signora anziché ringraziare la benefattrice la accusò di essere stata lei a spingerla a terra, pretendendo che il pagamento delle spese mediche fosse sostenuto da Peng Yu. Le due andarono per vie legali e il giudice di allora condannò Peng Yu al pagamento del conto dell'ospedale, spiegando che se la giovane aveva portato la vecchia signora fino al pronto soccorso, "evidentemente" era colpevole.

 

Per scongiurare l'effetto Giudice di Nanchino, stavolta alcuni stanno provando ad incentivare la gioventù cinese a fare buone azioni. Dong Fan, economista e professore alla Normal University di Pechino, ha scritto sul suo account di Weibo: "Se sei uno studente della Peking University e vedi un anziano signore caduto a terra, aiutalo e basta. Se in seguito proverà a fregarti i soldi, la facoltà di legge ti offrirà assistenza legale. E se perderai la causa, l'università pagherà i danni!"

 

L'esercito dei buon samaritani cinesi sembra essersi messo in moto. A Shanghai domenica scorsa una donna incinta si è sentita male a Luxun Park. L'hanno soccorsa in dodici.

 

di Matteo Miavaldi

 

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