di Sonia Montrella
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Pechino, 2 mar. - Passa dalla toilette l'ultima frontiera dello scontro fra Giappone e Cina. Il nuovo 'casus belli' e' il water riscaldabile Made in Japan che sta andando a ruba tra le classi privilegiate dell'ex Impero di Mezzo. Per il quotidiano Global Times, vicino al Partito comunista cinese, la corsa alla tavoletta termica "si fa beffe della politica di boicottaggio dei beni giapponesi". Il caso e' scoppiato dopo che fra le migliaia di turisti cinesi affluiti in Giappone la settimana scorsa per il Capodanno cinese c'e' stata una vera e propria corsa ad accaparrarsi l'agognato sedile. "Una cosa di cui non bisogna affatto andare fieri" bacchetta il quotidiano di Pechino. Equipaggiati con getti d'acqua e di aria calda multipli e alza-coperchio automatico, i water giapponesi sono diventati rapidamente uno status symbol tra i nuovi ricchi cinesi. Pur riconoscendone il design e il lato sofisticato dell'invenzione dei vicini di casa, il Global Times conclude sarcastico: "Non e' cio' che i produttori cinesi aspirano a fare". Quella sulle toilet e' solo l'ultima di una serie di controversie che hanno messo cinesi e giapponesi l'uno contro l'altro, sopratutto tra la gente comune. A livello governativo, invece, da anni le due potenze asiatiche sono impegnate in un braccio di ferro sulla sovranita' delle isole Diaou/Senkaku, controllate da Tokyo, ma rivendicate da Pechino.
03 marzo 2015
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