AI WEIWEI, "WEIWEISMI"

di Andrea Marcelloni*
Weiweismi
Ai Weiwei
Einaudi, 2013
a cura di Larry Warsh
€ 10,00
Roma, 14 giu. - Uno dei personaggi di cui si è parlato di più in questi ultimi anni in Cina – e non solo – è sicuramente Ai Weiwei. L'elemento scatenante che lo ha portato alla ribalta internazionale è stata la chiusura nel 2009 del suo blog (aperto nel 2006) da parte delle autorità cinesi a causa dei contenuti ritenuti “scomodi” e la sua successiva detenzione per 81 giorni nella primavera del 2011 come oppositore del regime.
Mi ricordo che la notizia del suo arresto, dopo quasi un anno dalle olimpiadi di Pechino, il cui simbolo architettonico – il famoso nido di rondini – era stato disegnato proprio da Ai Weiwei, ebbe una grande risonanza in tutto il mondo e diverse petizioni lanciate online raccolsero migliaia di firme per la sua liberazione e la difesa della libertà di informazione in Cina.
Ma chi è veramente Ai Weiwei? Un artista? Un dissidente? Un genio da seguire o un folle da evitare? Forse tutte queste cose insieme, ed il libro “Weiweismi” appena pubblicato da Einaudi ci può aiutare a capire meglio questo personaggio, amato o odiato senza mezze misure sia in patria che all'estero.
Di sicuro Ai Weiwei non è uno scrittore nel senso in cui siamo abituati noi a definire chi scrive libri. Non ha pubblicato romanzi o saggi, eppure il linguaggio è uno degli strumenti che predilige maggiormente per combattere la sua “guerra di parole” contro l'oppressione e la censura. Weiweismi raccoglie alcune parti di articoli pubblicati su quotidiani, Tweet postati su Twitter e brani di interviste televisive e radiofoniche in cui è possibile comprendere il pensiero di Ai Weiwei rispetto a queste tematiche.
Artista prima e architetto poi, in questi ultimi anni Ai Weiwei è diventato l'attivista politico del XXI secolo, un “simbolo”, l'emblema della lotta per la difesa della libertà di espressione in Cina, e questa sua lotta è diventata un'attività quotidiana realizzata attraverso l'uso delle semplici parole – scritte o Twittate - brevi messaggi facili da leggere e non necessariamente profondi, ma diretti, chiari, potenti “come un proiettile sparato da una pistola”.
Come sottolineato anche nell'introduzione del curatore, “la capacità che dimostra Ai Weiwei di brandire la frase breve come affermazione culturale si è guadagnata il plauso di critici e accademici e lo status di forma artistica autonoma.”
Vi aspetto in libreria.
L'autore
Ai Weiwei (Pechino, 1957), artista, designer e attivista, nel 1981 si trasferisce negli Stati Uniti dove svolge la sua attività di artista, per poi rientrare in Cina nel 1993. Nel 1997 è cofondatore e direttore artistico dell'Archivio delle arti cinesi (CAAW) e successivamente comincia ad occuparsi di architettura. Nel 2003 fonda lo studio «FAKE Design», ed insieme agli architetti svizzeri Herzog & de Meuron vince il concorso per il progetto dello Stadio nazionale di Pechino e del padiglione della Serpentine Gallery di Londra. In Italia sono stati pubblicati due libri con i suoi pensieri: “Il Blog. Scritti, interviste, invettive. 2006-2009”, (Johan & Levi, 2011), e “Weiweismi” (Einaudi, 2013).
*Andrea Marcelloni, sinologo, è il proprietario di Orientalia, la libreria di Roma specializzata in orientalistica. Si trova in via Cairoli, 63, nel cuore dell'Esquilino. Ogni settimana Andrea Marcelloni offrirà ai nostri lettori spunti di lettura.
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