(AGI) - CdV, 28 apr. - "Al Pontefice venuto da una terralontana, che seppe farsi subito cittadino di Roma e suovescovo, e che domenica prossima sara' beato per mano del suopiu' stretto collaboratore, Papa Benedetto XVI, ancora unavolta il nostro grazie per un magistero sempre concreto, capacedi indicare mete ambiziose, campi da approfondire, vocazionilaicali da vivere con generosita'". Lo afferma una notadell'Azione Cattolica Italiana, che cita il testamentospirituale pronunciato da Giovanni Paolo II nella Spianata diLoreto il 5 settembre del 2004, in occasione dell'Incontronazionale con l'Azione Cattolica, quando disse ai 300milagiovani "il dono piu' grande che potete fare alla Chiesa e almondo e' la santita'". "In questi giorni - sottolinea la nota -campeggia su migliaia di manifesti, affissi in tutto il Paesead accompagnare il sorriso intenso e indimenticabile diGiovanni Paolo II, immagine viva di un lungo rapporto di graziae di verita', di sostegno e di guida, di cordialita' e di amorevero tra Papa Wojtyla e la gente di Ac". "Giovanni Paolo II - ricorda la nota - ha proficuamentecollocato la nostra Associazione nella molteplice, variegatavivacita' laicale del dopo Concilio e il suo amore per l'AzioneCattolica si e' arricchito di anno in anno con i discorsi alleAssemblee nazionali triennali, attraverso gli incontri con gliassistenti, gli adulti, i giovani, i ragazzi. E' stato uncrescendo di dialoghi e di insegnamenti. Lui stesso hacontinuamente stimolato e condiviso il rinnovamento degli anni2000, ha dato indicazioni molto precise per il servizio allacomunita' cristiana di base che in Italia e' sempre laparrocchia, nella sua vivacita' e stanchezza, rinnovatamissione e tentazione di adattamento, casa e palestra disantita'". L'Azione Cattolica elenca poi le tre consegne ricevute a Loreto dal Papa polacco: "la contemplazione per camminare sullastrada della santita'; la comunione per promuovere laspiritualita' dell'unita'; la missione per essere fermentoevangelico in ogni luogo"". "Oggi che l'Azione Cattolica veneraGiovanni Paolo II come beato, e puo' pregarlo per avereintercessione di amore verso Dio, ancora di piu' - conclude -e' viva la consapevolezza di una gratitudine a Dio per il donogrande che ci ha fatto e una fedelta' generosa ai suoiinsegnamenti". (AGI).