Aggressione, mobbing e licenziamento senza giusta causa: sono le accuse rivolte al produttore e ideatore di Desperate Housewives dall'ex 'casalinga' Nicollette Sheridan, che ha chiesto a Marc Cherry un mega-risarcimento di 20 milioni di dollari (15 milioni di euro). La Sheridan, la cattiva Edie Britt nella fortunata serie tv americana, sostiene di essere stata "presa a schiaffi in faccia e sulla nuca" dal produttore nel settembre del 2008 dopo aver contestato una parte del copione. L'attrice ha riferito di aver denunciato l'accaduto all'Abc, l'emittente su cui viene trasmessa la serie, che tuttavia non prese provvedimenti.
Nonostante le scuse presentatele dal produttore, Cherry decise di far morire il suo personaggio in un incidente stradale. "E' estremamente inusuale che un personaggio popolare venga ucciso o fatto uscire da una serie a meno che non sia l'attore che lo impersona a chiedere di rescindere il contratto", ha sottolineato la Sheridan.
Nella querela, secondo quanto riferito da People, l'attrice accusa Cherry di aver tenuto un atteggiamento "estremamente ingiurioso, aggressivo e discriminatorio" nei confronti delle altre persone che lavorano nella serie e sostiene che anche un'altra protagonista, Teri Hather (Susan Meyer), si lamento' con l'Abc per il comportamento del produttore. Nella causa multi-milionaria l'attrice ha tirato in ballo anche l'emittente americana. In un comunicato, l'Abc ha spiegato che deve ancora valutare le ultime affermazioni della Sheridan ma che "gia' l'anno scorso, accuse simili lanciate dall'attrice si erano rivelate infondate".
Aprile 2010