Tumori: De Lorenzo(Favo),1 malato su 4 guarito a tutti gli effetti

(AGI) - Roma, 14 mag. - "Complessivamente, un malato di cancrosu quattro puo' considerarsi guarito a tutti gli effetti.Questi dati rappresentano un'inversione di tendenza rispetto aldiffuso stigma cancro uguale morte. Ma non sappiamo se questepersone effettivamente conducano una vita normale". A parlare e' il presidente Favo, Francesco De Lorenzo - inoccasione del VII Rapporto sulla condizione assistenziale deimalati oncologici, presentato oggi al Senato nel corso della XGiornata nazionale del malato oncologico. "Sorge quindi unaserie di interrogativi sulla condizione in cui versano coloroche hanno sconfitto il cancro dal punto di vista sanitario,

(AGI) - Roma, 14 mag. - "Complessivamente, un malato di cancrosu quattro puo' considerarsi guarito a tutti gli effetti.Questi dati rappresentano un'inversione di tendenza rispetto aldiffuso stigma cancro uguale morte. Ma non sappiamo se questepersone effettivamente conducano una vita normale". A parlare e' il presidente Favo, Francesco De Lorenzo - inoccasione del VII Rapporto sulla condizione assistenziale deimalati oncologici, presentato oggi al Senato nel corso della XGiornata nazionale del malato oncologico. "Sorge quindi unaserie di interrogativi sulla condizione in cui versano coloroche hanno sconfitto il cancro dal punto di vista sanitario,sociale ed economico. Oggi e' possibile avviare una battagliapolitica non solo nazionale, ma anche europea - spiegaFrancesco De Lorenzo, presidente FAVO -, per abbattere lebarriere che impediscono alle persone guarite di avvalersi deiloro innegabili diritti socio sanitari ed economici, finoranegati, a cominciare dall'accesso a mutui, assicurazionisanitarie e servizi finanziari". Nel 2014 i tumori hannorappresentato la principale causa di riconoscimento siadell'assegno ordinario di invalidita' che della pensione diinabilita', con un trend in costante crescita negli ultimianni. "Il Servizio Sanitario Nazionale - sottolinea il prof.Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM (Associazione Italianadi Oncologia Medica) - trascura sia la fase di riabilitazionepost-trattamento acuto sia quella che segue alla remissionetotale, argomentando, in maniera inaccettabile, che lariabilitazione oncologica e' ricompresa nelle tipologie desuntedall''International Classification of Functioning, Disabilityand Health' (ICF) dell'Organizzazione Mondiale della Sanita'".In base a quanto stabilito dalla Conferenza Stato-Regioni, lariabilitazione oncologica viene inclusa all'interno di altretipologie riabilitative, riferite alle patologie articolari,cardio-circolatorie, del linguaggio, dell'apparato digerente,urinarie, mentali e dell'autonomia comportamentale. "Ma iltumore - continua Elisabetta Iannelli, segretario FAVO - e' unamalattia diversa da tutte quelle elencate e determina bisogniriabilitativi specifici, non assimilabili agli altri. Si trattadi una omissione particolarmente penalizzante per i pazienti,perche' gli esiti dei trattamenti anti-cancro possono causaredifficolta' non solo fisiche ma anche cognitive, psicologiche,nutrizionali, sessuali, sociali e lavorative. Lasottovalutazione di questi aspetti ha portato anche aescludere, quanto meno in forma di consultazione, la voce delleAssociazioni dei pazienti dal 'Patto della Salute' approvatodalla Conferenza Stato Regioni il 10 luglio 2014". (AGI)

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