Cambia il clima e cambia anche la preghiera. Il fatto singolare, che ha richiesto addirittura l'intervento del Pontefice e' accaduto in Svizzera, per la precisione in Vallese. Qui, per 331 anni, ogni estate nel giorno di S. Ignazio (31 luglio) la popolazione della valle di Fiesch, seguendo un'antica tradizione tramandata da generazioni, si recava in processione verso il ghiacciaio di Aletsch, pregando affinche' il piu' grande fiume di ghiaccio delle Alpi (23 chilometri, cuore del primo Patrimonio dell'Umanita' UNESCO dell'arco alpino) si ritirasse, evitando di allagare i villaggi e causare le immani catastrofi naturali del passato.
Oggi la situazione e' alquanto diversa: i cambiamenti climatici e il surriscaldamento della Terra rendono superflua questo tipo di 'supplica'. I cittadini delle due localita' vallesane, non volendo abbandonare la tradizione di S. Ignazio, hanno chiesto pero' la possibilita' di riformulare la preghiera, invocando la crescita del ghiacciaio e la fine del riscaldamento del pianeta. Ebbene, Papa Benedetto XVI ha dato seguito alla richiesta, concedendo di modificare la preghiera, che risaliva al 1862. Dall'estate 2011, dunque, gli abitanti di Fiesch potranno finalmente pregare perche' il ghiacciaio cessi di ritirarsi e riprenda a crescere.
Marzo 2011