CODICI per il disastro del termovalorizzatore non ci saranno colpevoli. Questo e' uno dei tanti episodi di giustizia negata che impone di rivedere i termini e le modalita' della prescrizione.
Con decisione intervenuta ieri sera tardi, il Tribunale di Velletri ha dichiarato la propria incompetenza funzionale dopo decine di udienze. Cosi' il processo sul termovalorizzatore di Colleferro dovra' essere incardinato da capo presso il Tribunale di Roma. Cio' significa che il procedimento, per il quale l'Associazione CODICI era parte civile, dovra' ricominciare dall'udienza preliminare ed e' facile prevedere che non terminera' il primo grado andando prescritti i reati.
Insomma, per gli abusi del termovalorizzatore di Colleferro non ci saranno colpevoli.
Gli imputati rinviati a giudizio dai giudici di Velletri erano 26, fra i quali i gestori del termovalorizzatore, i responsabili dell'Ama e della societa' Gaia. I capi di imputazione vanno dal disastro ambientale alla falsificazione di certificazioni.
"Esprimiamo la nostra amarezza per un processo che sta andando a grandi passi verso la prescrizione sicura perche' ricominciando da capo a malapena si arrivera' al primo grado di giudizio", commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale CODICI.
"Come accaduto in altre situazioni, quando si arrivera' al proscioglimento nessuno risultera' colpevole. Si tratta dell'ennesimo caso che si registra in Italia che impone una seria revisione dei termini di prescrizione. L'attuale dibattito politico dovrebbe finalmente arrivare a una stretta per permettere ai processi di vedere la fine".
Roma, 24 marzo 2015