Prandelli come Lippi: via dopo 56 partite, "la fine di un ciclo"
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Prandelli come Lippi: via dopo 56 partite, "la fine di un ciclo"

Prandelli come Lippi: via dopo 56 partite, "la fine di un ciclo"

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(AGI) - Mangaratiba, 25 giu. - Nel 2010 ci presentammo ainastri di partenza da campioni del mondo, nel 2014 davicecampioni d'Europa. Allora come oggi, sia in Sudafrica chein Brasile, l'Italia torna a casa dopo la fase a gironi deiMondiali. Per la seconda volta consecutiva azzurri fuori dallaCoppa del Mondo dopo il primo turno. "Un fallimento" ha ammessoBuffon e i dati gli danno ragione. Nella storia della Nazionaleera successo soltanto una volta di inanellare due eliminazionidi fila: nel quadriennio tra il 1962 (l'edizione cilena, quelladella 'battaglia di Santiago') e il 1966 (in Inghilterra, li'fu la Corea a punirci).Eppure in questi quattro anni, dal 2010al 2014, l'Italia di Prandelli si era fatta apprezzare tantoche, come ha sottolineato ieri in conferenza stampa ilpresidente federale dimissionario, Giancarlo Abete, avevachiuso al secondo posto gli Europei del 2012 e l'annosuccessivo era salita sul gradino piu' basso del podio inConfederations Cup. Anche le qualificazioni erano andatepiuttosto bene con gli azzurri capaci di staccare il pass condue turni d'anticipo, un risultato pure questo storico oltreche incoraggiante. Ma dopo aver raggiunto il traguardo c'eranostati i primi segnali di allarme: tante partite senza vittoria,amichevoli perse e giocate male e la ricerca del modulo giustoda parte di Prandelli. Il ciclo del ct, che dopo la sconfittacon l'Uruguay ha annunciato le dimissioni nonostante il rinnovofirmato poche settimane fa, si e' chiuso ieri a Natal nelgiorno della 56esima panchina azzurra.Strana curiosita': ancheLippi quattro anni fa lascio' la Nazionale dopo l'eliminazionedal Mondiale sudafricano e anche l'allenatore di Viareggio sie' fermato a 56 partite da commissario tecnico. Lippi rispettoa Prandelli ha una Coppa del Mondo in bacheca e non e' poco, maanche il lavoro del suo successore non va dimenticato. Lachiusura del ciclo e' stata la peggiore possibile, perche' aldi la' del pessimo risultato devono far riflettere ledichiarazioni del ct, anche lui dimissionario come Abete. "Dopoil rinnovo del contratto siamo stati aggrediti, sia io che ilpresidente, come se fossimo un partito politico. Ci hannoaccusato di prendere, anzi di rubare, i soldi ai contribuenti.Io ho sempre pagato le tasse e non ho mai rubato i soldi anessuno. Se sbaglio tecnicamente, invece, e' un discorsodiverso e mi prendo tutte le responsabilita'". Dal Sudafrica alBrasile, da Prandelli e Lippi, per il calcio italiano e' dinuovo tempo di ripartire, ma questa volta bisognera' cercareanche un nuovo presidente federale, quattro anni fa c'erano leidee chiare e si riusci' a lavorare sul ciclo terminato ieri,oggi si parte da zero. .
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