(di Ilaria Conti)
Le Pmi dell’industria e della manifattura unite per competere meglio sui mercati internazionali. E’ lo scopo di ‘Fare Impresa’, l’ associazione di categoria di Confesercenti battezzata oggi. A illustrare il progetto e’ Umberto Monti, presidente di Suomi spa che guidera’ la nuova struttura.
Che cosa e’ ‘Fare Impresa’?
Si tratta di una associazione di Confesercenti che tutela e unisce le pmi italiane del settore industriale e manifatturiero. Siamo gia’ in 2.700, con una prevalenza al Nord, raggruppiamo tutti i settori merceologici dal tessile al metalmeccanico fino all’alimentare. Si tratta per la maggior parte di imprese che gia’ facevano parte di Confesercenti e pensiamo di arrivare a 4.000 pmi in un anno.
Da quanto tempo state lavorando a questo progetto?
Da sei mesi, e oggi si e’ costituita materialmente l’associazione. Io ne sono il primo presiedente e saro’ in carica quattro anni.
Qual e’ lo spirito della nuova struttura?
La visione che muove la nuova struttura e’ totalmente diversa” dalle altre organizzazioni. Cerchiamo di mantenere l’indentita’ di ogni singola impresa, il brand e le caratteristiche familiari , non chiediamo di crescere e basta, ma di unirsi in gruppo per poter affrontare i mercati emergenti e le sinergie per arrivare a collocarsi su mercati come quello indiano, cinese e sudamericano.
Ritiene che si debba fare di piu’ per le pmi del nostro Paese?
Le Pmi dell’industria hanno dimostrato anche nella crisi flessibilità e dinamismo e sono quelle che per prime stanno agganciando la ripresa internazionale. Ma devono essere sostenute in questo sforzo: l’impresa italiana e’ lo zoccolo duro dell’economia ma non siamo sufficientemente rappresentati in un programma di governo perche’ tutto viene finalizzato alle grandi imprese mentre le pmi sono l’80% del Pil. Devono essere sostenute soprattutto nella competizione internazionale dove devono poter fare gruppo per cogliere le opportunità dei nuovi mercati emergenti. Ma hanno anche bisogno di interventi decisi sul terreno della ricerca, innovazione, modernizzazione delle infrastrutture, semplificazione e fisco. Con la nuova associazione sara’ piu’ facile consorziarsi e accedere cosi’ alle risorse europee per ricerca e innovazione che sono destinati per lo piu’ alle grandi imprese.
Si tratta di un altro passo dopo R.ETE Imprese Italia?
La costituzione di Fare Impresa sta dentro il processo di valorizzazione della rappresentanza delle Pmi italiane avviato con la costituzione di R.ETE Imprese Italia.
Quale valenza ha la nascita di questa struttura in questo momento cosi’ delicato?
Ci sono due motivi importanti: innanzi tutto appunto per salvaguardare le pmi nei mercati internazionali e poi per usare il grande mezzo di Confesercenti che e’ Confidi per aiutare le pmi ad affrontare la stretta finanziaria che Basilea 3 il prossimo anno imporra’ a tutti.
Novembre 2010