Aumentare i salari troppo bassi e fare seri investimenti sulla filiera produttiva troppo lunga e polverizzata in mille rivoli in cui si perde la competitivita’ del sistema. E’ la ricetta contro la crisi proposta da Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale dei Consumatori, in occasione della terza edizione del Premio “Vincenzo Dona, voce dei consumatori”, focalizzata sul tema “La spesa alimentare tra sicurezza, qualita’ e convenienza”. Quest’anno sul versante giornalistico una menzione speciale e’ stata data all’Agenzia Giornalistica Italia come riconoscimento per aver fatto da cassa di risonanza alle tematiche di consumo dedicando un’area specifica proprio a questi temi.
Quali interventi attuare contro la crisi? Cosa ne pensa della proposta di alcuni sindacati di detassare la tredicesima?
La detassazione della 13esima o l’iniziativa di anticipare i saldi, ad esempio, possono essere soluzioni di emergenza non risolutive dei problemi di fondo che sono due. Innanzi tutto i salari che in Italia sono i piu’ bassi in Europa e dunque devono essere alzati. Poi il contenimento della speculazione sui prezzi che sul versante alimentare segnano l’apice per colpa di una filiera troppo lunga e inefficiente. Alcuni prodotti triplicano il loro costo in questo passaggio. Dunque bisogna fare seri investimenti sulla filiera produttiva troppo lunga e polverizzata in mille rivoli in cui si perde la competitivita’ del sistema.
Cosa bisogna fare per tutelare di piu’ i consumatori?
Per innalzare il livello di tutela odierno serve fare investimenti nell’educazione dei cittadini in particolare sul versante alimentare. Solo cosi’ li si mette in grado di fare scelte piu’ consapevoli ed oculate dando loro strumenti per difendersi dalla pubblicita’ e spot che spesso veicolano un messaggio di qualita’ virtuale e non reale. Penso al grande consumo dei prodotti “salutisti” cioe’ quelli che vogliono rispondere a tutti i costi alla domanda di benessere a tutti i costi. Dal light ai prodotti arricchiti o probiotici. Questa esigenza e’ resa evidente dal diffondersi dall’obesita’. Dunque educazione/formazione a partire dalla scuola.
Qual e’ il senso e l’ispirazione del vostro premio?
E’ un modo per celebrare il fondatore dell’unione nazionale dei consumatori e dell’intero movimento consumerista risalendo l’iniziativa di Vincenzo Dona che nel 1955 fu un vero pioniere. A quell’epoca parlare di consumatori era veramente una novita’. Quest’anno abbiamo voluto che la tavola rotonda e il convegno celebrativo fossero dedicati alla spesa alimentare analizzata su tre versanti: sicurezza, qualita’ e convenienza dei prodotti che portiamo in tavola. I nostri ospiti - il ministro dell’Agricoltura Luca Zaia, il sottosegretario al ministero della Salute Francesca Martini e il Comandante generale dei Nas – sono stati scelti proprio per indagare se i cittadini possono essere certi della sicurezza dei prodotti. E ovviamente parteciperanno gli attori della filiera, agricoltori, industria e distribuzione. Il premio e’ assegnato a personalita’ che si sono dimostrate voci dei consumatori come fu Vincenzo Dona e due sezioni mi sono particolarmente care. Una dedicata al premio giornalistico e una dedicata alle tesi di laurea. Quest’anno sul versante giornalistico una menzione speciale e’ stata data all’Agenzia Giornalistica Italia come riconoscimento per aver fatto da ‘cassa di risonanza’ alle tematiche di consumo dedicando un’area specifica proprio a questi temi. Sono battaglie da riaffermare e rinnovare sempre perche’ spesso i consumatori, tanto piu’ in un anno di crisi, sono spaventati dai costi crescenti e dalla sicurezza dei prodotti alimentari che e’ spesso insidiata dagli scandali di cui frequentemente si ha notizia.
(Ilaria Conti)