Malattie neurologiche: Sin,prevenzione con corretta alimentazione
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Malattie neurologiche: Sin,prevenzione con corretta alimentazione

Malattie neurologiche: Sin,prevenzione con corretta alimentazione

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(AGI) - Milano, 11 mar. - L'importanza della nutrizione nelproteggere il cervello dall'insorgere precoce dei disturbicognitivi e delle demenze. Questo il tema centrale della Vedizione della 'Settimana mondiale del cervello', che sisvolgera' dal 16 al 22 marzo e la cui tematica e' legata aquella dell'Expo di Milano ('Nutrire il pianeta, energia per lavita'). L'iniziativa e' stata presentata questa mattina alCircolo della Stampa di Milano. Nei corso dei loro interventidiversi esperti hanno mostrato la correlazione che c'e' traalcuni cibi e il contrasto a malattie come il Parkinson, lasclerosi multipla, l'Alzheimer e l'ictus. In occasione della'Settimana mondiale del cervello', la Societa' italiana dineurologia prevede l'organizzazione di incontri divulgativi,convegni scientifici, attivita' per gli studenti delle scuole el'iniziativa 'Neurologia a porte aperte', che prevede visiteguidate dei reparti e dei laboratori ospedalieri.Il presidentedella Societa' italiana di neurologia, Aldo Quattrone, hasottolineato che "il ruolo della prevenzione e' cruciale nelcaso delle malattie neurodegenerative" e "in ambito neurologicola prevenzione passa in primo luogo attraverso un correttonutrimento del cervello, da intendersi tanto in senso strettocome accorta e sana alimentazione, quanto in senso piu' ampiocome esercizio fisico e allenamento intellettuale". Quattroneha poi aggiunto che esistono numerose ragioni per ritenereimportante l'uso di una dieta prevalentemente vegetariana, abasso contenuto proteico, nel Parkinson. La ragione principalee' quella di facilitare l'assorbimento della levodopa (ilfarmaco piu' importante utilizzato per la cura della malattia).I cibi vegetali, inoltre, garantiscono un ricco apporto difibre e l'elevato contenuto di carboidrati contrasta la perditadi peso che spesso affligge i malati di Parkinson. Nel suo intervento il direttore scientifico del Centro diNeuroscienze di Milano, Carlo Ferrarese, ha sottolineato chel'Alzheimer e' "la causa piu' comune di demenza, colpisce piu'di 700mila italiani". E un'alimentazione povera di colesteroloe ricca di fibre, vitamine e antiossidanti (presenti in fruttae verdura) e di grassi insaturi contenuti nell'olio di oliva"riducono l'incidenza dell'Alzheimer". Invece alcune carenzevitaminiche, in particolare folati e vitamina B12, possonofacilitare l'insorgenza di demenza. Anche un moderato consumodi caffe' e di vino rosso sembrerebbero avere un ruoloprotettivo nei confronti dello sviluppo della demenza. Oltre auna dieta sana, un'ulteriore meccanismo di protezione e' ilsonno che facilita la rimozione di proteine tossiche dalcervello, riducendo l'accumulo di beta-amiloide.Da parte sua ildirettore della Clinica neurologica dell'Universita' di Genova,Luigi Mancardi, ha spiegato come una dieta ricca di grassiinsaturi sia in grado di modulare e diminuire l'attivita'infiammatoria legata alla sclerosi multipla. Uno dei meccanismicausali della sclerosi multipla e' il danno ossidativo e,dunque, appare fondamentale prediligere una dieta ricca dialimenti con proprieta' antiossidanti, contenenti vitamina A,E, C e acido lipoico. Per quanto riguarda le patologiecerebrovascolari, invece, il direttore del reparto diNeurologia dell'Ospedale Sant'Antonio di Padova, BrunoGiometto, ha detto che un'alimentazione ispirata alla dietamediterranea e con un basso contenuto di sodio e' un elementocardine della prevenzione primaria dell'ictus. Se da un lato visono alimenti da consumare moderatamente come sodio, alcol egrassi saturi, perche' associati a un maggiore rischiovascolare; dall'altro per altri nutrienti e' stato riscontratoun effetto 'protettivo' di contrasto all'ictus cerebrale comenel caso di Omega-3, fibre, vitamina B6 e B12, calcio epotassio. Poi il direttore di Clinica neurologia delPoliclinico dell'Universita' di Catania, Mario Zappia, haillustrato come la carenza di determinati macro emicronutrienti, tra cui soprattutto vitamine del gruppo B eproteine, puo' provocare danni alle strutture nervose. Adesempio un regime alimentare vegetariano (seguito da quasi 4milioni di italiani) se da un lato si e' dimostrato in grado diprevenire patologie cardiovascolari e diabete, dall'altrorischia, soprattutto nella sua declinazione vegana (400milapersone in tutta Italia), di determinare serie carenze dialcuni nutrienti essenziali, come oligoelementi e vitamine. Ela carenza di vitamina B12 determina un aumento dei livelliplasmatici di omocisteina, sostanza associata siaall'incremento del rischio di demenza e di malattiecelebro-vascolari. Infine il direttore del dipartimentoAssistenziale di medicina polispecialistica II dell'Universita'di Napoli, Gioacchino Tedeschi, ha parlato dei fattoriambientali di tipo cognitivo, sociale e affettivo intesi come"fattori nutritivi del cervello" durante il corso dell'interavita. Infatti appare evidente come la cosiddetta "riservacognitiva", che dipende da istruzione, rapporti sociali eattivita' lavorative, sia funzionale a mantenere il cervelloattivo e a controbilanciare, nel caso delle neurodegenerazioni,la perdita progressiva dei neuroni. .
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