Il gobbo di Notre Dame e' esistito davvero, esattamente come l'amore non ricambiato, del quale e' simbolo. Lo sfortunato Quasimodo, che Victor Hugo fece innamorare della gitana Esmeralda, lavoro' realmente nella Cattedrale francese nello stesso periodo in cui il padre del Romanticismo francese scriveva il proprio capolavoro. Si tratta di un muratore che appare nelle memorie di Henry Sibson, uno scultore britannico del XIX secolo, impegnato nella ristrutturazione della chiesa, che vide nello stesso Hugo un forte oppositore in nome di un disegno gotico, invece che neoclassico: "Il governo francese -annota- aveva ordinato il restauro della Cattedrale di Notre Dame. Feci richiesta di lavoro nei laboratori in cui stavano mettevano a punto le statue e qui incontrai Monsieur Trajan, una delle persone piu' amabili che abbia mai abbia incontrato. Egli lavorava come intagliatore sotto la direzione di un capo, il cui nome non ricordo, ma so che non amava mescolarsi con gli incisori".
Le carte di Sibson, scrive il Telegraph, sono state vagliate da Andrew Grew della Tate, che quando le ha viste ha, ha subito approfondito la figura dello scultore "al quale" scrive ancora Sibson, "era stato dato il nomignolo di "Le Bossu (il gobbo, in francese, ndr.)". Quanto a Trajan Hugo avrebbe tratto da lui ispirazione per un personaggio della prima versione de "I miserabili", quel "Jean Trejean" che divento' poi "Jean Valjean" nella versione definitiva. In ogni caso, nell'Annuario parigino del 1883, che fornisce una lista di artigiani, appare uno scultore di nome Trajan, che abito', tra l'altro, a San Germain-de-Pres, lo stesso quartiere della capitale francese in cui visse per un certo periodo lo stesso Hugo.
Agosto 2010