GOVERNO: GIURISTI CATTOLICI, VERONESI NON E' SCELTA TECNICA
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GOVERNO: GIURISTI CATTOLICI, VERONESI NON E' SCELTA TECNICA

GOVERNO: GIURISTI CATTOLICI, VERONESI NON E' SCELTA TECNICA

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(AGI) - CdV, 13 nov. - "Conosco e apprezzo sinceramente UmbertoVeronesi, ma non riesco a vederlo come un 'tecnico', non soloper la sua pregressa e incisiva attivita' di ministro (nelgoverno Amato) e di senatore della Repubblica del Partitodemocratico, ma anche e soprattutto per le sue numeroseesplicite prese di posizione bioetiche". Lo afferma ilprofessor Francesco D'Agostino, presidente dell'Unione guristicattolici, in una lettera a Avvenire che ricorda tra l'altro"l'incredibile caduta di stile" in cui incorse il professorVeronesi quando qualifico' come 'morti viventi' i pazienti instato vegetativo persistente. "Veronesi - scrive il presidentedell'Ugci (e ex presidente del Comitato Nazionale di bioetica)- ha sempre difeso tesi e prospettive biopoliticamente ben poco'tecniche', anzi molto 'forti', divenendo, da ultimo, calorososostenitore dei 'testamenti biologici', intesi non comedichiarazioni anticipate di trattamento, ma come vere e proprie'direttive', vincolanti per i medici, anche se dalla loroapplicazione dovesse derivare la morte del paziente". "Non mi sembra quindi - continua D'Agostino - che siapossibile qualificare l'eventuale presenza di Veronesi in ungoverno come una presenza 'tecnica', tanto piu' che ancora siattende dal Parlamento l'approvazione definitiva della leggesul 'fine vita', che e' stata pensata e voluta dai suoi fautoriin una linea biopolitica lontanissima, anzi francamente oppostaalla sua". "Non vorrei - conclude il leader dei giuristi cattolici -che un governo ampiamente auspicato da tanti italiani per faruscire il nostro Paese dalla crisi finanziaria che loattanaglia e che dovra' operare in modo assolutamentecristallino si trasformasse subdolamente in un esecutivo capacedi incidere in materie, come quelle bioetiche, che dallequestioni finanziarie sono lontanissime". (AGI)Siz
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