Gioco d'azzardo: Cnr, in calo abitudine fra adolescenti
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Gioco d'azzardo: Cnr, in calo abitudine fra adolescenti

Gioco d'azzardo: Cnr, in calo abitudine fra adolescenti

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(AGI) - Roma, 13 mar. - La percentuale di studenti di 15-19anni che giocano d'azzardo e' passata dal 47 per cento del2009-2011 al 39 per cento del 2014 e si e' anche ridotta laquota di studenti-giocatori con un profilo definito a rischio oproblematico. Questo e' solo uno dei dati emersi dallo studioESPAD Italia 2014, condotto dai ricercatori del Reparto diepidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell'Istituto difisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche diPisa (Ifc-Cnr), che ha coinvolto oltre 30mila studenti di 405istituti scolastici superiori del nostro Paese.In termininumerici, sono stati oltre 900mila gli studenti che hannogiocato d'azzardo almeno una volta nello scorso anno, mentreerano circa 1,1 milioni negli anni tra il 2009 ed il 2011. Igiovani giocatori a rischio o problematici (sulla base del testSogs-Ra) sono poco piu' di 170mila, il 7 per cento di tutti glistudenti (il 4 per cento a rischio e il 3 per centoproblematici), mentre fino al 2011 rappresentavano l'11 percento (rispettivamente il 7 e 4 per cento). "Sono risultatimolto positivi - ha detto Sabrina Molinaro, responsabile dellostudio - merito da attribuire almeno in parte agli interventidi educazione al gioco e prevenzione della dipendenza da giocoportati avanti nelle scuole superiori. Gli istituti scolasticiche hanno attuato interventi su questo specifico tema sonoinfatti aumentati dal 4 per cento del 2008 all'8 per cento nel2011 e al 16 per cento nel 2014. Secondo lo studio sono piu'attratti i maschi che le coetanee (49 per cento vs 30 percento), con prevalenze che crescono in corrispondenzadell'eta': scommettono soldi soprattutto i maggiorenni (43 percento tra i 18enni e 46 per cento tra i 19enni), anche se hagiocato d'azzardo quasi un terzo dei 15enni, nonostante lalegge italiana lo vieti ai minorenni. In testa si collocano i"gratta e vinci" (71 per cento), in diminuzione rispetto al2012 quando a preferirli era il 77 per cento. "Attualmente sonoben 60 le tipologie, diversificate per prezzo e tipo divincita, disponibili nei posti piu' comuni e frequentati anchedai ragazzi, come i bar, gli autogrill, i supermercati o idistributori automatici installati presso i centricommerciali", ha spiegato Molinaro. "In ordine di preferenza -ha continuato - seguono scommesse sportive (49 per cento),bingo e la tombola (33 per cento) e totocalcio (28 per cento).Non mancano coloro che giocano a carte (24 per cento) e alvideo poker o slot (14 per cento). Circa tre quarti dei giovaniha speso non piu' di 10 euro nel mese antecedente losvolgimento dello studio, mentre il 18 per cento ha speso tragli 11 e i 50 euro e l'8 per cento oltre 50 euro". Dov'e'possibile giocare? In generale, vanno per la maggiorebar/tabaccherie (44 per cento), sale scommesse (29 per cento):il 41 per cento di tutti gli studenti italiani abita a meno di5 minuti a piedi da un luogo dove e' possibile giocare, cosi'come il 37 per cento frequenta una scuola altrettanto prossima.Ma ben il 35 per cento gioca d'azzardo a casa propria o diamici e il 17 per cento on-line: nel 2013, erano il 9 percento. "Si deve prestare particolare attenzione a questa ultimamodalita' piu' a rischio - ha osservatoa Sabrina Molinaro - ilgioco praticato in solitudine e in alcuni casi utilizzandoun'identita' falsa e una moneta virtuale, senza il controllodei genitori, ne' vincoli di orario, di spazio o di tempo". Main che cosa si distinguono i giovani giocatori problematici?"Innanzitutto per le tipologie di gioco. Preferiscono inparticolare scommesse sportive (83 per cento), totocalcio (54per cento) ma anche scommettere su altri eventi (50 per cento),giocando a carte (49 per cento), a poker texano (48 per cento)e al Lotto/Superenalotto (39 per cento). E sono proprio igiochi a vincita immediata i preferiti dai giocatoriproblematici rispetto a quelli sociali, quali Lotto Istantaneo(40 vs 12 per cento) e VLT (45 vs 10 per cento)", ha spiegatoMolinaro. "I problematici, inoltre, preferiscono frequentaresale scommesse (51 per cento), sale giochi (30 per cento),bingo (13 per cento) e casino (10 per cento) e ben il 53 percento gioca on-line. Altro aspetto che contraddistingue igiocatori problematici - ha concluso - e' ovviamente, la spesasostenuta: nel mese precedente lo svolgimento dello studio, unoogni 4 ha speso oltre 50 euro, cifra spesa dall'1 per cento deigiocatori sociali. Una cifra importante considerata sia l'eta'sia soprattutto che l'occupazione principale di questi giovanie' quella di essere studenti".
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