L'artista statunitense Emily Prince ha presentato a Londra un'installazione con i ritratti di 5.158 militari statunitensi morti in Iraq e in Afghanistan. La struttura, che assomiglia a un mosaico di cartoline postali, si intitola "American servicemen and women who have died in Iraq e in Afghanistan, but non including the Wounded, nor the Iraqis nor the Afghans" (Militari americani morti in Iraq e in Afghanistan, senza contare i feriti ne' gli iracheni ne' gli afghani"). I ritratti sono disegnati a matita e le cartoline sono diversa, secondo il colore della pelle della persona morta: bianco per quelli di origine caucasica, di distinti toni del marrone per gli ispanici e gli africani, e giallo per quelli di origine asiatica; ma ci sono anche spazi lasciati in bianco, quando l'artista non ha trovato alcuna foto del soldato morto o non e' chiara l'origine etnica. Ogni colonna rappresenta una settimana del conflitto, in ordine cronologico, in modo da dare ai visitatori un'idea di come i decessi, iniziati a ritmo ridotto nell'ottobre 2001, siano diventati una terribile costante negli ultimi mesi. Il mosaico si estende per 40 metri lungo tre pareti della Saatchi Gallery a West London. L'artista, che calcola di aver impiegato 5.000 ore nel creare i ritratti, ha spiegato di non aver conosciuto personalmente nessuno dei deceduti: "Questo e' il motivo per cui ho iniziato il progetto: mi preoccupava l'idea di quanto facile fosse dimenticarsi della guerra se non si conosce nessuno morto". L'ultimo ritratto corrisopnde a Jason McLeon, originario di Crystal Lake, in Illinois, morto il 23 novembre dell'anno scorso, ma la Prince conta di aggiungere tutte le vittime fino al primo dicembre, quando Barack Obama ha annunciato la nuova strategia per l''Afghanistan.
Gennaio 2010