Le pressioni del principe di Galles sui committenti qatarioti li hanno convinti ad abbandonare un progetto immobiliare avveniristico da 3 miliardi di sterline per la ristrutturazione di una vasta area nel cuore dell'esclusivo quartiere londinese di Chelsea. Questo il duro atto di accusa che il progettista, Lord Richard Rogers, ha rivolto dalle colonne del Times all'erede al trono, strenuo difensore della piu' classica architettura britannica. Rogers, assurto a fama internazionale per il progetto con Renzo Piano del Beaubourg di Parigi nei primi anni '70, ha accusato Carlo di aver creato ''un precedente pericoloso''. L'erede al trono aveva scritto all'emiro del Qatar per esprimergli la sua preoccupazione per l'idea di costruire un complesso in vetro ed acciaio al posto delle vecchie caserme di Chelsea, uno dei quartieri piu' tradizionali ed eleganti della capitale. Proprio ieri la compagnia Qatari Diar ha annunciato a sorpresa l'abbandono del progetto, che tra pochi giorni sarebbe dovuto passare all'esame della commissione urbanistica del Comune di Westminster. ''E' molto deludente che la domanda di costruzione per le Chelsea Barracks sia stata ritirata in ossequio ai gusti del principe Carlo'', ha lamentato Rogers sottolineando che lo stop dei qatarioti si avvenuto "dopo due anni e mezzo di prolungate consultazioni con la comunita' locale". Di parere opposto il presidente del Comune di Westiminster, Colin Barrow, secondo il quale il principe "ha dato voce alle perplessita' di molte persone", sottolineando che dopo il suo intervento "molti si sono fatti avanti contro il progetto". I residenti hanno scritto al Comune oltre 450 lettere di lamentele, scrive il Times, contro i piani di Rogers che prevedevano 548 appartamenti, due hotel e un centro sportivo sui 5,1 ettari dell'area che la Qatari Diar ha acquistato a gennaio per quasi 1 miliardo di sterline. Ora si cerca un nuovo progettista e l'unico fattosi avanti e' stato Quinlan Terry, autore di strutture moderne ma di gusto iper-tradizionale, sponsorizzato dall'erede al trono.
Giugno 2009