Farmaco diuretico aiuta plasticita' del cervello
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Farmaco diuretico aiuta plasticita' del cervello

Farmaco diuretico aiuta plasticita' del cervello

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(AGI) - Roma, 17 dic. - Un farmaco commercializzato per la suaazione diuretica, il bumetanide, e' in grado di prolungare lafase in cui il cervello si sviluppa in modo plastico, agendo suun neurotrasmettitore, il GABA. La scoperta nasce dallacollaborazione tra l'Istituto italiano di tecnologia (Iit) diGenova, l'Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionaledelle ricerche (In-Cnr) di Pisa e il Centro per la biologiaintegrata (Cibio) dell'Universita' di Trento. I risultati sonostati pubblicati su Nature Neuroscience. La ridotta plasticita'cerebrale che caratterizza alcune patologie del sistema nervosopotrebbe in futuro essere trattata in modo farmacologico,allungando il 'periodo critico' dello sviluppo durante cui ilcervello e' particolarmente sensibile agli stimoli.Focalizzandosi sullo sviluppo del sistema visivo, il gruppo diricerca ha interferito con la trasmissione neuronale durante leprime fasi dello sviluppo, somministrando in modelli animaligiovani il bumetanide. Il trattamento ha determinatoun'estensione temporale del "periodo critico di plasticita'",rendendo piu' plastico il sistema visivo del cervello adultosenza alterarne la normale maturazione. "L'acido gamma-aminobutirrico (GABA) - ha detto Matteo Caleo dell'In-Cnr, che hacoordinato lo studio - e' un neurotrasmettitore che nelcervello in via di sviluppo ha una funzione eccitatoria,favorendo quindi la comunicazione tra le cellule nervose,mentre nel cervello adulto inibisce tale comunicazione. Inparticolare, questa molecola regola la capacita' del cervellodiconformarsi in risposta agli stimoli provenienti dall'ambienteche ci circonda che viene definita 'plasticita'' e che conl'avanzare dell'eta' si riduce". Il gruppo di ricerca hasomministrato in modelli animali giovani il bumetanide, delquale era gia' nota l'interazione con il neurotrasmettitoreGABA. Il trattamento farmacologico ha determinatoun'estensione temporale del 'periodo critico', rendendo piu'plastico il sistema visivo del cervello adulto in un momento incui normalmente non lo e', senza alterarne la normalematurazione.
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