Depressione: piu' vicina la prova dell'origine biochimica
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Depressione: piu' vicina la prova dell'origine biochimica

Depressione: piu' vicina la prova dell'origine biochimica

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(AGI) - Como, 3 giu. - La depressione maggiore e il disturbobipolare sono causate da alterazioni degli equilibri lipidicidella membrana cellulare dei neuroni: e' la tesi, affascinante,al centro di una ricerca di tre scienziati - Massimo Cocchi,docente di biochimica della nutrizione all'Universita' diBologna e Direttore dell' Istituto Paolo Sotgiu della Ludes diLugano , e Lucio Tonello e Fabio Gabrielli, docenti ericercatori presso l'Universita' Ludes di Lugano - ripresa ediscussa l'altro giorno a Como, in un congresso sulleneuroscienze aperto dal premio Nobel americano Kary Mullis. Laricerca dei tre scienziati prende le mosse nel 2005, quando perla prima volta un gruppo di 144 pazienti affetti da sintomiclinici di depressione viene analizzato sotto il profilo dellacomposizione biochimica della membrana neuronale, attraversol'analisi delle composizione degli acidi grassi rilevabilinelle piastrine, che sono considerate in letteratura come "gliambasciatori dei neuroni" perche' ne riflettono in buona partele caratteristiche. Successivamente, i rilievi sono staticonfermati da una seconda serie di esperimenti. La diagnosi trale diverse sindromi depressive viene effettuata attualmente insede clinica, attraverso questionari e dialogo col paziente, edha quindi margini di errore molto ampi, intorno al 60-70%.Questo comporta gravi conseguenze di tipo terapeutico e pesantiricadute nell'ambito della salute pubblica che un approcciobiochimico, attraverso semplici analisi del sangue,eliminerebbe. Secondo la metodica di Cocchi, Tonello eGabrielli, le risultanze delle analisi del sangue relative allapresenza di tre acidi grassi - il palmitico, linoleico earachidonico - possono essere misurate con particolareefficienza attraverso l'utilizzo di un software analitico, laSOM (Self Organizing Map), che ha una capacita' di valutazionemolto piu' alta di quelle convenzionali. "Questa metodicadignostica - spiega il professor Cocchi - riesce a valutare lapresenza degli acidi grassi critici nella mebrana cellulare,che ne determina le viscosita' e quindi l'ingresso dellaserotonina nella cellula". Si tratta di un sistema di diagnosia basso costo - un esame del sangue di questo tipo costa pochieuro - che gli psichiatri potranno utilizzare al meglio per diagnosticare la situazione dei loro pazienti e, in futuro,curarne le sindromi con farmaci mirati e appropriati metodinutrizionali e con le giuste integrazioni lipidiche. "Il sensodel congresso di Como", conclude Cocchi, "e' stato quello diriunire i massimi scienziati mondiali del settore per discutereinsieme un protocollo sperimentale che misuri la relazione trala composizione della membrana cellulare e i "disordinidell'umore".Gli esperimenti continuano, dunque: "E ne sta perpartire uno sugli embrioni di pollo", racconta Cocchi,"partendo dal dato che senza un 1% di acido linoleico nelcervello, la gallina non produce uova. Si tratta di valutarecome la carenza di acido linoleico possa modificare la quotapiccolissima ma indispensabile, che e' nel cervello di tuttigli esseri viventi compreso l'uomo. Siamo alle soglie - inquesto connubio tra biochimica matematica e fisica - delcomprendere l'aspetto quantistico del cervello. Come e perche',cioe', la funzionalita' del cervello sia interpretabile inchiave quantistica". "Tutti gli scienziati concordano nelconsiderare l'acido linoleico un fattore determinante per lafunzionalita' cerebrale - conclude il ricercatore - e tutta laletteratura scientifica dal '29 ad oggi ha dimostrato chequest'elemento e' essenziale per vita, ma nessuno aveva maicapito, dal 29 ad oggi, perche' e' essenziale. Siamo alloraandati a ricostruire le frazioni lipidiche dai batteri allepiante, all'uomo e ad oggi possiamo ipotizzare che l'acidolinoleico sia una pietra miliare dell'evoluzione".
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