Cervello: bimbi prematuri hanno connessioni cerebrali piu' deboli
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Cervello: bimbi prematuri hanno connessioni cerebrali piu' deboli

Cervello: bimbi prematuri hanno connessioni cerebrali piu' deboli

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(AGI) - Chicago, 19 ott. - Il rischio piu' elevato di soffriredi problemi neurologici e psichiatrici dei bambini natiprematuramente potrebbe essere causato da connessioni cerebralipiu' deboli, legate all'attenzione, alla comunicazione eall'elaborazione delle emozioni. A scoprirlo e' stato un gruppodi ricercatori della Washington University School of Medicinedi St. Louis in uno studio presentato in occasione del meetingannuale della Society for Neuroscience a Chicago. Per arrivarea queste conclusioni gli scienziati hanno confrontato scansionicerebrali di 58 bambini nati a termine con quelle di 76 natialmeno con 10 settimane di anticipo. I bambini nati a terminesono stati sottoposti alla risonanza il secondo o il terzogiorno di vita. Mentre nei bambini prematuri gli studiosi sonointervenuti pochi giorni dopo dall'originaria "data discadenza". Dai risultati e' emerso che alcune reti cerebralichiave - responsabili dell'attenzione, della comunicazione edelle emozioni - sono piu' deboli nei neonati prematuri.Questo, secondo i ricercatori, potrebbe spiegare il perche' ibambini nati prematuramente hanno un rischio piu' elevato sisviluppare problemi psichiatrici. "Nei bambini nati in anticipo- ha spiegato Cynthia Rogers, autrice principale dello studio -abbiamo trovato differenze significative in tratti dellamateria bianca e anomalie nei circuiti principali rispetto aibambini nati a termine". I tratti di materia bianca sono fattidi assoni che collegano le regioni del cervello fino a formaredelle reti. Secondo i ricercatori, queste anomalieprobabilmente contribuiscono ai problemi che si possonomaterializzare con la crescita dei bambini. Per confermarequesta teoria, gli studiosi stanno continuando a seguire ibambini. I risultati potrebbero aiutare i medici e gliscienziati a capire dove intervenire per migliorare lo sviluppodei bambini prematuri. "Il cervello e' particolarmente'plastico' nei primi momenti di vita e, potenzialmente potrebbeessere modificato con un intervento precoce", ha detto Roger."Di solito non si possono iniziare gli interventi fino a chenon si sviluppano i sintomi - ha concluso - ma quello chestiamo cercando di fare e' sviluppare misure oggettive dellosviluppo del cervello dei prematuri, in modo da indicare se unbambino puo' avere problemi in seguito, per poi intervenire conun maggiore supporto e con terapie precoci per migliorare irisultati".
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