(AGI) - CdV - Nonostante le "due facilitazioni" che hanno consentito di battere di due settimane il precedente record della Beata Madre Teresa di Calcutta, elevata agli altari 6 anni e sei settimane dopo la morte, e che riguardavano "l'esonero pontificio dall'attesa dei cinque anni per il suo inizio e il passaggio per una corsia preferenziale, che non la mettesse in lista di attesa", la causa di beatificazione di Papa Wojtyla "e' stata trattata come le altre, seguendo tutti i passi previsti dalla legislazione della Congregazione delle Cause dei Santi". Lo ha assicurato ai microfoni della Radio Vaticana il prefetto della Congregazione delle cause dei santi, card. Angelo Amato, sottolinenando che "per quanto riguarda il rigore e l'accuratezza procedurale non ci sono stati sconti". "Anzi - ha aggiunto - se posso avanzare una mia prima constatazione, proprio per onorare degnamente la memoria di questo grande Pontefice, la causa e' stata sottoposta a uno scrutinio particolarmente accurato, per fugare ogni dubbio e superare ogni difficolta'".