Il Tribunale di Savona accoglie un decreto ingiuntivo che impone il pagamento di 49mila euro
La battaglia dell'Associazione CODICI per il pieno rimborso dei buoni fruttiferi va avanti. Da oltre un anno, l'organizzazione di tutela dei consumatori cerca di ottenere giustizia nei confronti di Poste italiane che ha emesso in alcuni casi i titoli oltre 30 anni fa.
Sono tanti i cittadini che si sono rivolti a CODICI perche', a distanza di tempo, scaduti i buoni, si sono visti rimborsare circa il 50% in meno le somme dovute.
Alla base, secondo le ragioni dell'Associazione, c'e' la violazione degli accordi contrattuali cristallizzati sui Buoni emessi. non esiste infatti nessuna clausola che consenta a Poste Italiane la decurtazione del saggio di interessi rispetto alle tabelle stampate sul retro dei Buoni Fruttiferi Ordinari.
La decurtazione del saggio di interesse, peraltro, sta colpendo tutti i Buoni emessi tra il 1979 e il 1986. Non solo, l'abbattimento degli interessi e' avvenuto nel 1986, senza che nessuna adeguata informazione in favore degli utenti, i quali avrebbero ben potuto decidere di disinvestire i loro soldi.
"Poste Italiane - anche per conto della Cassa Depositi e Prestiti - insiste nel solco della correttezza dell'operato, avallato - secondo la loro tesi - dal D.M. che nel 1986 ha consentito l'abbattimento degli interessi", commentano Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale CODICI e Carmine Laurenzano Responsabile Ufficio Legale.
Ora la battaglia e si arricchisce di un altro risultato: ieri il Tribunale di Savona ha accolto il decreto ingiuntivo con cui si determina il rimborso di 49mila euro. Questo nuovo atto si somma a quello del tutto simile accolto l'anno scorso ma a cui Poste ha fatto opposizione.
"Invitiamo tutti i consumatori a continuare a rivolgersi a CODICI per ricorrere e ottenere un incasso completo. Molti non sono a conoscenza ne' del decreto ne' della tabella dagli importi superiori . Ma ad avere difficolta' sono anche quelli piu' informati, visto che ogni buono costituisce un caso a se' e non e' possibile stabilire a priori quali siano i giusti importi da incassare", aggiungono.
I contatti dell'Associazione a cui segnalare il proprio caso sono 06 5591776 e segreteria.sportello@codici.org
Roma, 4 giugno 2015