(di Lorenzo D'Avanzo)
Gli aumenti delle tariffe autostradali (per Aspi sono l’1,92%, n.d.r.) sono “contenuti” pari al 70% dell’inflazione e commisurati agli investimenti realizzati”. E’ quanto ha detto all’Agi l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia , Giovanni Castellucci, sottolineando che la societa’ quest’anno investira’ 1,6 miliardi di euro, con un aumento del 10% rispetto al 2010, confermando il suo ruolo di primo investitore privato del Paese. E le risorse in campo stanno dando ottimi risultati anche sul fronte della sicurezza stradale: in 10 anni la mortalita' e' diminuita del 72% e con il sistema "Tutor", in circa 4 anni - laddove e' installato - "la mortalita' e' stata piu' che dimezzata mentre gli incidenti sono calati quasi del 30%".
Ingegner Castellucci oggi scattano gli aumenti delle tariffe autostradali, non e’ proprio una bella notizia per gli italiani.
“Gli incrementi sono contenuti e regolati dalla Convenzione Unica con l’Anas del 2008 che assicura dinamiche tariffarie pari al 70% dell’inflazione e in proporzione agli investimenti realizzati. Proprio grazie alla semplicità del sistema tariffario siamo in grado di reperire capitali sui mercati internazionali per finanziare nuove opere senza gravare sulla finanza pubblica”.
Spesso vi accusano di essere in ritardo sugli investimenti.
“Rispetto ai piani irrealistici e superficiali del 1997, quando l’azienda era ancora pubblica, e al tempo perso in attesa di autorizzazioni che non arrivavano mai allora è evidente che siamo in ritardo. Ma la realtà oggi è ben diversa: i tempi di realizzazione delle nostre opere, come ad esempio la Variante di Valico i cui lavori sono iniziati solo nel 2004, sono competitivi rispetto ad infrastrutture simili nel settore ferroviario e stradale. Negli ultimi anni, abbiamo completato lavori di ampliamento e potenziamento su quasi 260 km della nostra rete per un importo di 6 miliardi di euro. Siamo il primo investitore privato del Paese con 25 miliardi di euro di investimenti messi in campo in 10 anni per ammodernare e migliorare oltre 1.100 chilometri di rete. Senza dubbio però è la Variante di Valico l’opera simbolo del nostro piano di potenziamento. Oltre 66 km di nuova infrastruttura che il Paese attende da decenni e che avvicineranno il Nord e il Sud d’Italia rendendo più fluido il traffico tra Bologna e Firenze sull’intera dorsale dell’autostrada A1.
A che punto siete?
I primi 23 km sono stati aperti al traffico tra il 2006 e il 2009 e nel 2013 sarà percorribile l’intero tratto. Pochi giorni fa abbiamo abbattuto l’ultimo diaframma della Galleria di Base, con 2 tunnel da 8,6 chilometri, opera simbolo della Variante, realizzata con una velocità di scavo e con tecnologie che non hanno precedenti in Europa.
Qual è il costo totale dell’opera?
L’intera opera da Casalecchio a Incisa costerà 5,7 miliardi, rispetto alla stima iniziale di 3,1. Un maggiore costo di investimento che non comporterà alcun aggravio sulle tariffe.
Ma dove recuperate il capitale per quest’opera e per i 25 miliardi totali di cui parlava?
Abbiamo il miglior rating del settore che ci permette di finanziarci direttamente e a basso costo sui mercati internazionali attraverso l’emissione di bond.
Ingegnere qual è, fra i tanti, l’obiettivo principale dei vostri sforzi?
La sicurezza dei clienti resta una priorità. In questo senso il Tutor è senza dubbio il nostro fiore all’occhiello. Sui 2.500 km di carreggiata dove il sistema di rilevamento della velocità media è installato la mortalità è stata più che dimezzata e gli incidenti sono calati quasi del 30%. In 10 anni, la mortalità si è ridotta del 72% anche grazie al sistema Tutor, ideato e installato da Autostrade per l’Italia per prima in Europa.
Gennaio 2011