(AGI) - CdV - Papa Benedetto XVI ha autorizzato il 13 maggio 2005 l'avvio della causa di beatificazione e canonizzazione di Karol Wojtyla, dispensando cosi' dall'attesa rituale dei cinque anni trascorsi dalla morte, intervallo previsto dal codice canonico, prima che un simile processo possa avere inizio. E' stato lo stesso Ratzinger ad annunciare questa notizia, e l'ha fatto scegliendo una occasione importante come l'incontro nella Basilica di san Giovanni in Laterano con il clero della Diocesi di Roma.
Giunto alla fine del suo discorso, il Papa ha sollevato gli occhi dal testo che aveva davanti a se' ed ha sorriso, dicendo "e adesso, cari sacerdoti e diaconi, vi voglio dare una notizia che sicuramente vi dara' grande gioia e piacere". Sembrava volesse annunciare un prossimo incontro, un nuovo appuntamento con il clero romano, importante certamente ma non quanto quello che ne sarebbe seguito di li' a pochi secondi, e invece ha letto la comunicazione che gli aveva fatto avere il cardinale Jose' Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, colui che materialmente presiede ai processi di beatificazione e canonizzazione. Il testo era in latino, ed e' stato subito charissimo nei suoi contenuti: si trattava del via libera all'attesa causa per portare Karol Wojtyla alla gloria degli altari. Un lungo, commosso applauso e' subito scattato nel clero romano, tutti in piedi in segno di devozione e ringraziamento per Benedetto XVI che ha autorizzato l'avvio della causa. Lo stesso Papa e il cardinale Ruini si sono alzati in piedi, partecipando anche loro a quell'intenso momento di comunione. Il Papa ha poi scherzato dicendo "vedo che tutti conoscono bene il latino...". La procedura seguita da Benedetto XVI e' analoga a quella che proprio il suo predecessore segui' per madre Teresa di Calcutta. La "matita di Dio" - com'era chiamata la piccola e tenace suora macedone - mori' nel 1997 e Giovanni Paolo II autorizzo' l'avvio della causa di beatificazione prima che trascorressero cinque anni. E madre Teresa e' stata beatificata nel 2003.