Al via progetto impianto mano bionica "smart"
ADV
ADV
Al via progetto impianto mano bionica "smart"

Al via progetto impianto mano bionica "smart"

di lettura
(AGI) - Roma, 2 lug. - Un sistema di sensori e algoritmi ingrado di rendere sempre piu' "intelligente" e "destra" unaprotesi bio-meccatronica di arto superiore, per dare a chi laindossa la possibilita' di avvertire la consistenza deglioggetti toccati, comandarne i movimenti per via neurale e,soprattutto, di modulare la forza nella presa e l'accuratezzadella manipolazione, reagendo in tempo reale a eventuali mosse"maldestre". E' la nuova frontiera della bio-robotica per artosuperiore, illustrata oggi presso l'Universita' CampusBio-Medico di Roma, in occasione dell'annuale Giornata dellaRicerca dell'ateneo. La sperimentazione del nuovo sistema dimano robotica, prevista entro i primi mesi del 2016, e' fruttodella collaborazione dell'Universita' Campus Bio-Medico di Romacon il Centro Protesi INAIL di Budrio (BO). "Non e', inrealta', una vera e propria nuova 'mano bionica' - ha spiegatoEugenio Guglielmelli, prorettore alla Ricerca del CampusBio-Medico - ma un complesso insieme di hardware e software cherendono possibile l'aumento dell'intelligenza delle protesi diarto superiore, controllandone i motori in modo piu' raffinato.Questo consentira' di modulare gli input del cervello per farmuovere a piacimento tutte e cinque le dita della manocontemporaneamente, solo alcune o anche un solo dito". Pressoil Centro Protesi INAIL e' stato di recente inaugurato unlaboratorio congiunto per il perfezionamento di nuove protesi.Proprio in questo spazio verra' selezionato il pazientevolontario che si sottoporra' all'intervento neurochirurgicod'impianto delle interfacce neurali (gli elettrodi) nei nervidell'arto amputato, "connettendo" il proprio sistema nervosocon i sensori della nuova mano artificiale. PPR2 (ProgettoProtesi Ricerca 2) e' il nome ufficiale del progetto. "Il nuovosistema protesico di arto superiore continuera' a trasmetterela sensazione tattile - ha detto Guglielmelli - ma rispetto aLifeHand2, dopo una prima fase di assestamento, per farlo nonavra' piu' bisogno di un collegamento a un computer mediantecavi esterni da cui mandare al cervello gli impulsi captatidagli elettrodi e, nell'altra direzione, inviare le intenzionidi movimento dal cervello alla protesi. L'algoritmo verra'gestito direttamente 'a bordo' della mano, attraverso chipelettronici grandi come una carta di credito".
ADV