11 SETTEMBRE: CONTINUA A PRODURRE SINTOMI STRESS POST TRAUMATICO
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11 SETTEMBRE: CONTINUA A PRODURRE SINTOMI STRESS POST TRAUMATICO

11 SETTEMBRE: CONTINUA A PRODURRE SINTOMI STRESS POST TRAUMATICO

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(AGI) - New York, 12 set. - Sulla scia del decimo anniversariodegli attacchi dell'11 settembre, una ricerca pubblicata sulJournal of Traumatic Stress rivela in che modo gli attacchiabbiano influenzato i processi psicologici anche di persone nondirettamente coinvolte. Lo studio, focalizzato su un gruppo distudenti di un College in Massachusetts, ha evidenziato comeanche coloro che non erano direttamente coinvolti con glieventi di New York o Washington, hanno mostrato un aumentodelle risposte di stress nel rivedere le immagini connesse aglieventi. "Altri studi hanno gia' dimostrato come gli attacchidell'11/9 abbiano portato a un'ondata di stress e ansia negliStati Uniti", ha detto Ivy Tso, ricercatrice pressol'Universita' del Michigan. "L'8-10 per cento dei residenti diNew York ha riportato sintomi compatibili con disturbopost-traumatico da stress (PTSD) o depressione, mentre il 40per cento degli americani in tutto il paese ha manifestatosintomi significativi di stress legati agli attacchi". Lostudio di Tso e colleghi, che ha avuto luogo entro unasettimana degli attacchi, ha valutato un campione di 31studenti universitari a Boston, non direttamente collegati agliattentati di New York. Ai partecipanti sono state mostrate unaserie di 90 foto, 30 delle quali contenenti le immagini degliattacchi, mentre le restanti 60 erano 'neutrali'. Il team hapoi misurato l'attivita' cerebrale dei partecipanti, in modo daregistrare segni di ansia e stress. "I risultati del nostrostudio indicano che le risposte delle onde cerebrali deipartecipanti durante l'elaborazione delle immagini hannodeviato dal normale in proporzione al loro livello di disagioconnesse con gli attacchi", ha detto Tso. Le deviazioni neuralilegate allo stress sono analoghe a fenomeni clinici e allacognizione anomala osservata in individui con PTSD (peresempio: diminuzione dell'attenzione, ipervigilanza,soppressione di pensieri indesiderati). "Questa scoperta e'significativa poiche' i nostri partecipanti erano giovani,individui altamente funzionali, e ha dimostrato che mentre illoro disagio era chiaramente sotto la soglia clinica, lerisposte del loro cervello alle informazioni emotive eranoinvece dello stesso tipo, anche se non allo stesso livello,delle persone affette da PTSD", ha concluso Tso. (AGI)Red/Eli
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