Il New York Times taglia il salario a quasi tutti i suoi dipendenti del 5 percento per nove mesi in cambio di dieci giorni di licenza dal lavoro. In pratica, introdfuxe i contratti di solidarieta'. Taglio netto del posto di lavoro per altri 100 dipendenti di tutta la Company ed altre drastiche riduzione delle spese. Lo ha annunciato lo stesso quotidiano sul suo sito on line.
La riduzione salariale sara' una decisione unilaterale "per la maggior parte dei dipendenti non sindacalizzati, compresi i principali manager" e tocchera' anche il Boston Globe, testata di proprieta' del quotidiano newyorkese. Per quanto riguarda i dipendenti iscritti alla Guild, il sindacato interno, si aprira' tra poco la trattativa.
Il piano scattera' immediatamente, dal primo aprile, e restera' in vigore fino a dicembre. Negli altri giornali locali di proprieta' della prestigiosa testata e per About.com, la sezione che si occupa del web, il colpo sara' piu' leggero, esattamente la meta': cinque giorni di "leave" ed un taglio del 2,5 percento della paga.
A conti fatti vwerra' licenziato il cinque percento della forza lavoro. Gia' lo scorso mese avevano perso il posto in 27, tutti nel settore pubblicita', mentre a gennaio la chiusura definitiva di due testate minori, il City ed il Suburban, aveva lasciato a casa ben 500 addetti.
Eppure solo lo scorso autunno la proprieta' aveva assicurato che non ci sarebbero state riduzioni nelle redazioni nonstante la crisi degli introiti pubblicitari.