QUANDO IL SINDACO NATHAN FESTEGGIAVA ROMA ORMAI LAICA
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QUANDO IL SINDACO NATHAN FESTEGGIAVA ROMA ORMAI LAICA

QUANDO IL SINDACO NATHAN FESTEGGIAVA ROMA ORMAI LAICA

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(AGI) - Roma, 18 dic. - "Il 27 marzo 1861 e' data tra le piu'memorande nella vita della Patria nostra. La terza Italia,nella balda sicurezza dei suoi fati, nell'audacia diineluttabile volonta', di fronte al Mondo intero, per bocca deisuoi rappresentanti solennemente affermava l'essere suo,l'unita' sua, con a capo Roma, la Citta' Eterna, culla dellasua civilta', centro e cuore dei suoi nuovi destini. Compironoi fati; e il cinquantenario del memorabile giorno va degnamentecelebrato, perche' l'Italia dell'oggi renda omaggiai precursorie si affermi quale essa e' in cospetto della civitla'". Cosi'Ernesto Nathan, sindaco di Roma, e Secondo Frola, sindaco diTorino, il 15 gennaio 1908, annunciano la proclamazione dellefeste commemorative per il 1911, Cinquantenario dell'Unita'd'Italia, che si svolgeranno a Torino e Roma. Anche Firenze"con patriottico animo e con giusta baldanza", secondo unaannotazione della Rivista delle Esposizioni della EditriceSonzogno, si propone nel 1910 "per commemorare degnamente ilcinquantenario della proclamazione del Regno".Su quella rivista e' documentata l'inaugurazione dellecelebrazioni svolta a Torino il 17 marzo 1911 dal nuovo sindacodi Torino Teofilo Rossi e dal ministro Luigi Facta, conl'apertura della "Esposizione Internazionale" in data 29aprile. E' illustrata nel Catalogo ufficiale e nellapubblicazione del Touring Club Italiano.Le celebrazioni a Roma sono inaugurate dal sindaco Nathan il 27marzo, e lo stesso giorno si apre la "Rassegna Internazionaled'arte contemporanea" a Valle Giulia, che si puo' rivedere nelCatalogo ufficiale o nella Guida Ufficiale delle Esposizioni,che fa anche riferimento alla "Esposizione Etnografica delleRegioni" inaugurata il 21 aprile, successivamente alla rassegnadi "Topografia Romana" aperta l'8 aprile. Per unadocumentazione di queste rassegne, con tutti i riferimentianche di carattere pubblicitario, e' fondamentale il libro Romanel 1911 di Ugo Fleres, documentato fotograficamente e conrelativa piantina dei diversi luoghi di esposizione.Vi sono evidenziate le nuove costruzioni dei ponti Flaminio eVittorio Emanuele II, nonche' la "Retrospettiva su Romamedievale e Moderna" a Castel Sant'Angelo, quarta mostradell'Esposizione. Per l'inaugurazione del Vittoriano del 4giugno e' fondamentale il libro di Primo Acciaresi GiuseppeSacconi e l'opera sua massima, uscita un mese primadell'inaugurazione; mentre la Mostra del Risorgimentoall'interno del VIttoriano puo' essere rivisitata nellaRassegna illustrata ufficiale.Le celebrazioni di Firenze sono relative alla "Mostra delRitratto italiano dalla fine del XVI secolo al 1861", che sitiene da marzo a luglio, e alla "Esposizione Internazionale diFloricoltura" svolta a maggio. La prima e' documentata nelCatalogo curato dal comitato della mostra e in un volume diGalileo Chini, che illustra anche la seconda esposizione. Acorredo di tutte le celebrazioni nelle tre capitali un testoprezioso e' l'opera Le tre Capitali di Edmondo De Amicis,ripubblicata dai Fratelli Treves nell'anno del Cinquantenarioinsieme al testo Speranze e Glorie. E ancora, le locandinedegli eventi firmate da Adolfo De Carolis e Duilio Cambellotti. Nic
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