ITALIA 150: MOSTRA FORATTINI A ROMA, 40 ANNI DI POLITICA IN SATIRA
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ITALIA 150: MOSTRA FORATTINI A ROMA, 40 ANNI DI POLITICA IN SATIRA

ITALIA 150: MOSTRA FORATTINI A ROMA, 40 ANNI DI POLITICA IN SATIRA

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(AGI) - Roma, 23 giu. - Il guscio della tartaruga sullaspiaggia per la morte di Ugo La Malfa. L'ultima immagine diEnrico Berlinguer, ritratto di spalle mentre guarda il mare e isuoi capelli diventano una bandiera con falce e martello e lastella in volo verso il cielo. "Le vignette cui sono piu'affezionato sono quelle in morte di qualcuno", ha spiegatostamani Giorgio Forattini durante l'inaugurazione a Roma dellamostra "Viva l'Itaglia", con cui rende omaggio a suo modo al150esimo anniversario dell'unita' nazionale. Nel museo CarloBilotti, all'Aranciera di Villa Borghese, da domani al 18settembre rimarranno esposte le sue vignette piu' famose, trale oltre 15 mila pubblicate a partire dagli anni '70,presentate attraverso stampe digitali, gigantografie, sagomeritagliate e installazioni. Un teatro satirico popolato dapapi, personaggi politici e della cultura: ci sono Fellini,Spadolini immancabilmente nudo, Fanfani sparato dal tappo diuna bottiglia per festeggiare la vittoria del 'no' suldivorzio, il Craxi-Mussolini con gli stivaloni, il Prodi prete,il Veltroni bruco, il Bossi-cane che abbaia. C'e' anche ilsindaco di Roma Gianni Alemanno, che oggi ha presenziatoall'inaugurazione, il cui volto, in una recente vignetta,sormonta la lupa capitolina e intima al "cane-Bossi" diridargli i ministeri che porta in bocca come ossi, mentre unBerlusconi in doppiopetto e tacchi lo rassicura. "Forattini e'un grande maestro della satira italiana, che va studiato dalpunto di vista culturale ed espressivo", ha spiegato Alemannoattaccando "l'emarginazione cui l'editoria e la politicaitaliana hanno cercato di consegnarlo. Forattini ci offreinvece un percorso significativo di ricostruzione storica checi serve a guardarci nei lati belli ma anche nei difettinazionali, che la politica in qualche modo riflette". Tra primae seconda repubblica i politici ci sono tutti: tra gli altrianche Cossiga, Goria, De Mita, Andreotti, Di Pietro, D'Alema. Il disegnatore non nasconde di rimpiangere "la primarepubblica, piu' feconda e con personaggi che non si adiravanoe, soprattutto, non querelavano. Con la seconda si e' scatenatauna caccia alla satira che ha indotto spavento negli editori enei direttori dei giornali, per cui la satira e' andata via viascomparendo dai quotidiani". (AGI).
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