ITALIA 150: INNO MAMELI APRE ASSEMBLEA E. ROMAGNA, LEGA ENTRA DOPO
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ITALIA 150: INNO MAMELI APRE ASSEMBLEA E. ROMAGNA, LEGA ENTRA DOPO

ITALIA 150: INNO MAMELI APRE ASSEMBLEA E. ROMAGNA, LEGA ENTRA DOPO

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(AGI) - Bologna, 16 mar. - La seduta solenne dell'Assemblealegislativa dell'Emilia Romagna dedicata ai 150 annidell'unita' d'Italia si e' aperta stamane con l'esecuzione dell'Inno di Mameli. I rappresentanti della lega nord sonoentrati in Aula dopo l'esecuzione dell'Inno. Il presidente Matteo Richetti ha poi invitato l'Aula a unminuto di raccoglimento, per segnare la vicinanza e lasolidarieta' dell'Emilia-Romagna con il popolo giapponese,colpito da un'immane sciagura. Richetti ha quindi dato letturadel messaggio inviato dal Presidente della Repubblica GiorgioNapolitano a tutte le Assemblee legislative regionali. Nel suo intervento, Richetti ha parlato della ricorrenzacivile che accomuna tutti i cittadini italiani. Una ricorrenzache potra' essere tanto piu' utile se, nel volgere lo sguardoal passato, consentira' alla politica di proiettare nel futurol'idea che abbiamo di questo Paese. Pesa il paradosso diun'unita' che sembra farsi sulle divisioni, e portaall'ossimoro di un paese diviso sull'Unita'. In questocontesto, occorre fare attenzione ad abusare di un certo"professionismo della lacerazione". E' quindi stata la volta della lezione dello storico AngeloVarni, per il quale l'occasione celebrativa dei 150 anni dellanostra storia deve corrispondere oggi a un'attivita' diriflessione che ci aiuti a cogliere il senso profondo dellaricostruzione storica. Occorre avere la capacita' di rivolgereal passato le domande che scaturiscono dalle esigenze delpresente. Non certo per trovare negli eventi passati lesoluzioni di oggi, ma per provare a chiederci quali sintoniesiano possibili tra i messaggi ideali e l'attuale realta'. Varni ha ripercorso le tappe piu' importanti e tratteggiatole figure dei grandi personaggi (Mazzini, Cavour, Garibaldi,Vittorio Emanuele II) che hanno fatto l'Italia unita. Quindi sono intervenuti i capigruppo dei diversi partiti e infine il presidente della Giunta regionale, Vasco Errani, peril quale "rispettare e onorare le proprie radici non e' solo untributo doveroso alla memoria, e' il modo per riaffermare lapropria identita' e costruire il futuro. Avere solide radicistorico-culturali, per un popolo, e' tanto piu' importanteoggi, di fronte ad un mondo globalizzato che cambia con granderapidita' e che ha bisogno di una forte identita', senza laquale prevalgono visioni di corto periodo e profonde paure. Nonsi puo' dunque negare il valore strategico dell'Unita' d'Italia- ha detto Errani - senza dare un forte colpo all'Italia chevogliamo essere: un'Italia che sta in Europa, realta' che nonsono una somma di territori e di visioni localistiche". (AGI)
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