ITALIA 150: AMATO, OCCASIONE PER RIFLETTERE SERIAMENTE
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ITALIA 150: AMATO, OCCASIONE PER RIFLETTERE SERIAMENTE

ITALIA 150: AMATO, OCCASIONE PER RIFLETTERE SERIAMENTE

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(AGI) - Cosenza, 11 mar. - "Una celebrazione serve per pensare.Noi italiani di pensate ne abbiamo fatte per 150 anni e di cosene abbiamo fatte assai meno di quante ne abbiamo pensate". Loha detto Giuliano Amato, presidente del Comitato dei Garantiper le celebrazioni del 150� anniversario dell'Unita'nazionale, che oggi ha partecipato ad un incontroall'Universita' della Calabria. Amato ha detto che bisogna"riflettere sul perche' l'Italia si e' fermata in questo ultimoventennio, e perche' un progresso che ha investito anche ilMezzogiorno, nei lunghi 150 anni, non e' riuscito ancora acolmare la differenza, che e' poi la vera ragionedell'incompiutezza italiana, la vera ragione del nordismo, lavera ragione delle nostalgie. Un 150.mo serve a questo". "Sonotante le risposte", ha detto ancora Amato, "si puo' cominciaredal fatto che il Nord ebbe la civilta' comunale e il centro Sudinvece la centralizzazione statale per secoli". Ma "la rispostae' anche nel fatto che i piemontesi parlavano piemontese quandoarrivarono al Sud, ed era difficile capirsi, e' nelle devianzedella lotta al brigantaggio, e' nella debolezza del nascenteceto industriale italiano, che dovette patteggiare con ilatifondisti del Sud la propria capacita' di cambiare, e quindicambio' meno di quanto potesse, e' nella criminalita'organizzata che continua ad abitare qui, ad avere la residenzaqui, anche se e' diventata multinazionale". Infine Amato hadetto che "il federalismo lo si puo' fare per dividere o lo sipuo' fare per unire meglio: e' una scelta che noi Italianiabbiamo davanti. Certo, se il modello fosse il Belgio ne sareiatterrito, se il modello fosse la Svizzera mi piace non poco".(AGI)
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