IL GIORNALE: SALLUSTI, NAPOLITANO E FELTRI 'CAMBIANO BANDIERA'
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IL GIORNALE: SALLUSTI, NAPOLITANO E FELTRI 'CAMBIANO BANDIERA'

IL GIORNALE: SALLUSTI, NAPOLITANO E FELTRI 'CAMBIANO BANDIERA'

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(AGI)- ROMA, 8 GEN - "Napolitano (e Feltri) cambiano bandiera".Perche' il primo riscopre il tricolore "in chiave antileghista" e quindi "mira a spaccare piu' che a unire" e l'exdirettore del Giornale, dal canto suo, "rinnega ilberlusconismo". Questo il titolo e il contenuto dell'editorialedel direttore del Giornale Allesandro Sallusti, che si incentrain particolare sull'intervento di ieri del capo dello Stato inoccasione delle le celebrazioni per i 150 anni dell'Unita'd'Italia. "Piu' che unire - scrive Sallusti - l'inquilino del Colleevidentemente mira a spaccare, gli italiani (oltre 3 milioni ivotanti del Carroccio alle ultime politiche) e il governo". Nonc'e', prosegue Sallusti "nessun accenno, critica o richiamo achi invece i simboli dell'Unita' d'Italia li ha disprezzati percinquant'anni. Cioe' - accusa Sallusti senza mezzi termini -lui stesso e i suoi amici comunisti". Napolitano, incalza ildirettore del Giornale, "rimuove la verita' che nelle piazzedel Pci invase da bandiere rosse il tricolore fosse bandito,che Bella Ciao venisse cantata al posto dell'inno di Mameli, laparola Patria considerata un residuo fascista". Il secondo a cambiare bandiera, per Sallusti, e' stato ilsuo predecessore Vittorio Feltri(ora condirettore di Liberoinsieme a Maurizio Belpietro) che, sottolinea Sallusti, "fino aieri tra i piu' autorevoli sostenitori del premier, in unincontro pubblico a Cortina, ha detto che Silvio Berlusconi nonha i numeri per candidarsi a capo dello Stato e che sarebbeaddirittura meglio che non si ricandidasse neppure a premier.Fini, Bocchino e Di Pietro - domanda quindi Sallusti intingendola penna nel vetriolo- possono contare su un nuovoalleato?".(AGI)Lam
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