FESTA NAZIONALE 17 MARZO, INDUSTRIALI BOLOGNA CRITICI SUI COSTI
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FESTA NAZIONALE 17 MARZO, INDUSTRIALI BOLOGNA CRITICI SUI COSTI

FESTA NAZIONALE 17 MARZO, INDUSTRIALI BOLOGNA CRITICI SUI COSTI

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(AGI) - Bologna, 1 feb. - "La decisione del Consiglio deiMinistri di considerare la giornata del 17 marzo 2011 unafestivita' nazionale a tutti gli effetti, per celebrare i 150anni dell'unita' d'Italia, attribuisce il giusto rilievo ad unaricorrenza della massima importanza. Ne e' ben consapevoleun'associazione come Unindustria Bologna, che haparticolarmente a cuore l'orgoglio nazionale. Non a caso, lanostra stessa Assemblea generale viene aperta dall'Inno diMameli". Lo afferma Maurizio Marchesini, presidente diUnindustria Bologna, il quale tuttavia aggiunge che "l'oneredella celebrazione del 17 marzo ricadra' completamente sulleimprese che, in questa fase ancora di crisi, si troveranno aderogare la retribuzione per un giorno di mancata produzione"."E' singolare - sottolinea il Presidente di Unindustria Bologna- che venga addebitato interamente alle aziende il costo di unaricorrenza. In questo momento, nel Paese, siamo in presenza diun dibattito particolarmente acceso sulla produttivita':ciononostante, non si e' tenuto conto dell'incidenza sui costidelle imprese di un'intera, ulteriore giornata pagata ma nonlavorata. Il che determinera' un incremento non inferiore allo0,5% di costo del lavoro annuo, mentre in altre occasioni ci sie' scontrati per pochi minuti di pausa caffe'". "Per di piu' -ribadisce Marchesini - con la crisi in atto le imprese vengonodoppiamente danneggiate: quelle che stanno registrando i primisegnali di ripresa, perche' non potranno fare affidamento suun'intera giornata di lavoro. E quelle ancora in difficolta',perche' dovranno pagare costi aggiuntivi". "Per mitigare almenoin parte l'impatto sui costi aziendali - propone il presidentedegli industriali bolognesi - sarebbe opportuno prendere inconsiderazione un eventuale 'assorbimento' della retribuzionegia' dovuta per la festivita' del 4 novembre (che vienefesteggiata la domenica successiva) in quella che verra'erogata dalle aziende per il 17 marzo. In questo modoverrebbero sia pure parzialmente ridotti gli oneri derivanti dauna festivita' eccezionale che le imprese, a suo tempo, nonavevano potuto prevedere nell'ambito dei loro budget". (AGI).
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