Colomba Antonietti (Bastia Umbra, 19 ottobre 1826 – Roma, 13 giugno 1849) morì combattendo nella difesa della repubblica Romana.
Il 3 dicembre 1844 aveva, contro il parere delle rispettive famiglie, il conte Luigi Porzi, tenente delle truppe pontificie, e lo seguì a Roma.
Nel 1848-49 il marito aderì alla Repubblica Romana. Colomba, romantica figura, per combattere al suo fianco, si tagliò i capelli e vestì l'uniforme da bersagliere. Inizialmente affrontò le truppe borboniche nella Battaglia di Velletri (18-19 maggio 1849) e di Palestrina, dimostrando coraggio, valore ed intelligenza, tanto da meritarsi l’elogio di Giuseppe Garibaldi. Successivamente combatté a Porta San Pancrazio in Roma, dove morì sotto il fuoco dell'artiglieria francese, in difesa della Repubblica Romana; la tradizione vuole che morendo tra le braccia del marito avesse mormorato: “Viva l’Italia”. Fu sepolta dapprima nella Chiesa di San Carlo ai Catinari; nel 1941 le sue spoglie furono traslate presso il Mausoleo Ossario Garibaldino sul Gianicolo, che accoglie i caduti nelle battaglie per Roma Capitale e per l'Unità d'Italia (1849 – 1870).
La sua morte eroica (non era usuale che una donna combattesse all'epoca) venne celebrata non solo da Giuseppe Garibaldi, ma anche da grandi poeti e scrittori, come Giosuè Carducci e Alexandre Dumas (padre).