Salone libro: di Montigny, settore risparmio sara' stravolto
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Salone libro: di Montigny, settore risparmio sara' stravolto

Salone libro: di Montigny, settore risparmio sara' stravolto

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(AGI) - Torino, 16 mag. - Il mondo del risparmio ha tradito lapromessa del suo mandato perche', salvo pochissime eccezioni,ha vessato il cliente e lo ha sottoposto a orari scomodi ecosti insostenibili. Sara' disrupted dalla Rete, la galoppanteinnovazione tecnologica che sta rivoluzionando la nostra vitane cambiera' profondamente molti aspetti essenziali: parola dibanchiere, cioe' del direttore marketing di banca Mediolanum,Oscar di Montigny, autore di un fotobook, 'Viaggio nel futuro',in cui racconta due settimane di full-immersion nellinnovazionedella Silicon Valley e della Singularity university della Nasae, in queste vesti, ospite dello stand dellAGI alla kermessetorinese. La tecnologia, spiega di Montigny, stadisintermediando alcuni passaggi importanti nel rapporto traclienti e gestori. Le persone chiedono rapporti trasparenti eli avranno. La nostra industria e' tra le piu' colpite dalMillenials disruption index, cioe' quell'indicatore che prevedel'impatto dei costumi dei nati dal 95 in poi sui settoritradizionali della vita sociale, perche' gestisce uno deglielementi piu' importanti di essa, il denaro. Ed e' anche allaluce di questi ragionamenti che si spiegano molte scelte diBanca Mediolanum, istituto senza rete fisica, tutto incardinatosull'uso di Internet e sulla consulenza interpersonale. Tra leprime vittime di questa disruption prossima ventura, spiegaall'AGI di Montigny, ci saranno gli intermediari della gestionedel denaro. Il futuro e' quindi molto complesso e difficile, mae' anche ricco di prospettive. Per vivere nel futuro, il temavaloriale e dell'etica di impresa sara' quindi sempre piu'importante, diventera' fondamentale, perche' il tradimento diun valore non lascera' a chi ha tradito altre possibilita'.Della portata stravolgente della rivoluzione digitale in corso,la politica e l'impresa, secondo di Montigny, ha dimistratofinora minori capacita' di adattamento della societa' civile, echi si e' adattato di piu' e' stata, purtroppo, la criminalita'organizzata, che si stima abbia registrato, grazie alle nuovetecnologie, un giro d'affari di 400 miliardi di dollari nelsolo 2014. Esistono oggi efficientissimi market-placeclandestini dove viene gestito il traffico dorgani, ilcommercio della pedofilia, della prostituzione e della droga. Enon perche' i criminali siano piu' smart, ma perche' non hannonulla da perdere nel difendere i canonine i valori costituiti.Non sono tornato con delle risposte dal mio viaggio in America,dice il top-manager, ma con uninfinita' di stimoli che hoprovato a sintetizzare nel fotobook. Per esempio, ho scopertoche la tecnologia sta aumentando la nostra capacita' diprevedere il futuro ma non di predirlo. Cioe' stiamo inventandocose di cui riusciamo a predire l'efficacia e l'incisivita'soltanto nel breve periodo. La stessa intelligenza artificialeentro il 2030 potrebbe essere superiore a quella umana... maquesto non ci aiuta a capire come potremo gestirla. Ma quali risposte ipotizzano, le teste d'uovo della SiliconValley per queste domande epocali che la loro stessa ricercasta inducendo? Come potremo mai far fronte alla crescentevelocita' del cambiamento? La mia risposta istintiva, oggi, e'una sola: con il buon senso, risponde di montigny: Ci aiutera'l'abitudine, cioe' ci abitueremo anche ad alcuni aspetti dellavita che oggi ci fanno stupire. Di certo, chi ha figli non puo'costringerli a usare le proprie lenti a contatto. Devepraticare i social per comprendere cosa accade nelle loro vite.Siamo in un momento di con-fusione, cioe' etimologicamente diun gran rimescolamento dei fattori della vita, si deve esseretutti un po come degli alchimisti, e saper fondere insieme glielementi nuovi in quelli vecchi. La sfida interroga anche esoprattutto il mondo della formazione. Chi forma, da genitore oda insegnante, dovra' fare il massimo ricorso all'umilta', dicedi Montigny. Stanno venendo a mancare tutti gli elementi chehanno fondato la nostra societa' per secoli. Siamo di fronte aun cambio epocale, non, genericamente, in un'epoca dicambiamenti. Il web e', per l'umanita', come la scoperta delfuoco, della ruota. Siamo di fronte a un eccesso diinformazioni in cui stanno cadendo tutti i riferimenti forti'del passato. La neuroscienza ha dimostrato che i processicognitivi dei nativi digitali sono diversi dai nostri. A frontedi un bisogno nuovo ci sono percorsi neurologici e cognitividiversi. L'unica speranza e' che i professionisti dei settorisiano in grado di utilizzare la loro esperienza adottando ilpiu' possibile le nuove tecnologie. Su questo mondo digitalegravano quindi tante incognite, e due sopra tutte: lo scontrogenerazionale e la distribuzione dell'energia. "La nostra -dice di Montigny, che ha 45 anni - e' una generazione che ha unpiede nel passato e uno nel futuro. E' quindi da prevedere unoscontro generazionale notevole. I Google Kids, nati dal 2005,ragionano gia' in un altro modo rispetto ai Millenials, natidopo il '95. E poi, si', c'e' il tema dell'energia. OggiFacebook e' il terzo paese al mondo per popolazione. L'energiache serve per alimentare i social, e tutta la sconfinata retedi computer in cui vive la societa' digitale, non e' piu' unproblema dal punto di vista della produzione quanto dellostoccaggio. Senza energia il nostro mondo si spegne. Insieme aquello dell'alimentazione e dell'educazione quello dell'energiae' uno dei temi piu' indagati in silicon valley". Uno sprazzodi ottimismo conclude, pero', il libro di di Montigny: a pagina72, si parla di questo come del "momento migliore per esserevivi". Si', perche' chiunque domani sara' nella condizione diessere parte attiva di un cambiamento. "C'e' possibilita' diaccesso alle tecnologie per tutti, grande liquidita' incircolazione e grande disponibilita' delle aziende allosviluppo di innovazione. Migliaia di ragazzi hanno sviluppatonuove idee e business. Oggi 100 su mille ce la possono fare,non piu' uno su mille". .
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