Salone Libro: al via con Agi colloqui per l'impresa intelligente
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Salone Libro: al via con Agi colloqui per l'impresa intelligente

Salone Libro: al via con Agi colloqui per l'impresa intelligente

di lettura
(AGI) - Torino, 15 mag. - " Un ragazzino napoletano, un bambinoabbastanza inquietante, vittima di una tragedia familiare,rimasto orfano, viene adottato da una famiglia bolognese ed e'costretto ad ambientarsi in un mondo diverso dal suo per poiscoprire che ci sono cose che alla fine sono ugualidappertutto". E' il protagonista di "Il buio ha paura deibambini" (edizioni Piemme) del giornalista di 'La Repubblica'Emilio Marrese, che ha aperto, oggi, al Lingotto di Torino laserie dei "Colloqui per l'impresa intelligente", organizzati daAgi all'interno della 28 edizione del Salone del Libro. Marreseproveniva da un'altra presentazione, organizzata da un gruppodi lettura di un'azienda, 3 Italia, nei locali aziendali,durante la pausa pranzo: un modo per stimolare il pensiero, lacuriosità, la partecipazione e rende l'impresa piu'"intelligente"? "In linea di massima, tutto quanto giovi allalettura e' molto positivo -risponde l'autore- mentreeffettivamente in Italia troppi associano istintivamente l'ideadel leggere alla noia, alla fatica, all'obbligo". Tutt'altroche noiosa la lettura del "Buio" di Marrese: "Un libro -haraccontato il giornalista-scrittore- che ho scritto nel giro diun mese, all'alba,la mattina e cosi' vorrei fosse letto:velocemente e con immediatezza". Nel romanzo non mancano glispunti personali: anche l'autore ha vissuto 'la migrazioneinterna ' da Napoli a Bologna ed ha conosciuto le difficolta'"dell'essere accettato: mi chiamavano marocchino. E' stata unpo' la scoperta del razzismo, del sentirsi diverso". Nel corso dell'incontro non e' mancato uno sguardo allostato di salute dell'editoria:" si vendono meno libri, anche sese ne continua a scrivere tanti e le buone produzioni nonmancano. à un momento di transizione - ha detto Marrese- incui e' difficile fare delle scelte per tutti coloro cheproducono parole. Sono convinto pero' che nonostante questaagonia della carta da tempo annunciata giornali e libricontinueranno a vendersi a fianco magari a forme nuove,digitali, che a poco poco evolveranno". (AGI).
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