MEDITERRANEO: PRIME SFIDE DI TERZI, TRATTATO LIBIA E PACE IN M. O
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MEDITERRANEO: PRIME SFIDE DI TERZI, TRATTATO LIBIA E PACE IN M. O

MEDITERRANEO: PRIME SFIDE DI TERZI, TRATTATO LIBIA E PACE IN M. O

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(AGI) - Catania, 9 dic. - Nella prima uscita in Italia, ilministro degli Esteri Giulio Terzi, a Catania a per il Forumsul Mediterraneo, rimarca l'importanza del ruolo della Sicilia,essenziale non solo per la centralita' geografica, ma ancheperche' capofila delle regioni italiane nelle attivita'internazionali e comunitarie. Il capo della diplomazia italianaannuncia che presto il governo avviera' "un percorso diriattivazione completa del trattato di amicizia con la Libia",Paese affacciato di fronte alla Sicilia. Il ministro raccogliela richiesta del governatore, Raffaele Lombardo, di impegnarsiaffinche' le imprese siciliane partecipino alla ricostruzione. Il Trattato di amicizia, spiega Terzi, "costituisce ilcontesto quadro delle relazioni tra i due Paesi e noi vogliamodare un impulso forte allo scambio bilaterale". La Libia,ricorda, e' un Paese con esigenze evidenti di ricostruzione edi diffusione del benessere, di rafforzamento dei consumi e dirafforzamento insfrastrutturale". E questo e' secondo ilgoverno il "contesto ideale, vista la prossima geografica e lacontiguita' dei settori economici. Ma al titolare dellaFarnesina e' pervenuta anche un'altra richiesta, quella diSilvan Shalom, vicepremier israliano. Nel suo intervento al Forum, il numero due del governoNetanyahu ha chiesto alla comunita' internazionale sanzionipiu' pesanti contro l'Iran, ha ammonito che Teheran sta ancora"interferendo" nelle questioni dei Paesi interessati dallericolte arabe, "cercando di portare al potere gli estremisti".A Terzi Shalom ha chiesto "collaborazione" affinche' l'Italiaaiuti a "portare israeliani e palestinesi allo stesso tavolo". La trasferta catanese e' anche l'occasione per un lungocolloquio privato con Raffaele Lombardo. In circa 45 minuti, ilministro e il governatore parlano delle politiche della Sicilianel Mediterraneo. Nel suo intervento al Forum, Terzi prima haesortato le leadership uscite dalle elezioni seguite allerivolte arabe a "mantenere le promesse di democrazia". Poi haesaltato il ruolo della Sicilia nel Mediterraneo. "A ispirarela nostra azione - dice - e' anche quello che chiamo lo spiritodi Sicilia: cioe' quel sentimento di apertura e tolleranza checontraddistinse il felice periodo arabo-normanno in cuinell'isola convissero nel reciproco rispetto per le diversefedi e tradizioni le comunita' latina, greco-bizantina, ebraicae araba. Questo spirito di apertura - spiega - continua adistinguere i siciliani, come confermato anche dal generosoricovero di feriti libici negli ospedali di Palermo". In questo spirito, la Sicilia, da terra di frontiera","puo' diventare ponte tra Europa e mondo arabo. Sono convinto -auspica - che il governo centrale sapra' riconoscere questoruolo e promuoverlo nelle relazioni multilaterali con i nostrivicini, e mi attendo che l'Unione Europea faccia altrettanto".(AGI)
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