MEDITERRANEO: FORUM DI CATANIA FA IL PUNTO SU PACE E COOPERAZIONE
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MEDITERRANEO: FORUM DI CATANIA FA IL PUNTO SU PACE E COOPERAZIONE

MEDITERRANEO: FORUM DI CATANIA FA IL PUNTO SU PACE E COOPERAZIONE

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(AGI) - Catania, 9 dic. - Pace e cooperazione sono i temi alcentro della discussione della prima giornata di lavori delForum interistituzionale del Mediterraneo apertosi oggi aCatania. "La nostra azione di governo -ha detto il ministrodegli Esteri, Giulio Terzi, nel suo intervento- si ispira aquello che chiamo lo spirito di Sicilia, quel sentimento diapertura e tolleranza che ha contraddistinto il felice periodoarabo-normanno in cui nell'isola hanno convissuto, nelreciproco rispetto, le comunita' latina, greco-bizantina,ebraica e araba. Quest'apertura continua a caratterizzare ilpopolo siciliano,che, recentemente, ha dato prova di grandedisponibilita' nell' accogliere i feriti libici negli ospedalidi Palermo". Nel corso dell'incontro, il sindaco di Catania,Raffaele Stancanelli, ha dato il benvenuto ai rappresentantidelle delegazioni estere intervenute per fare il punto sullepolitiche di cooperazione nell'ambito mediterraneo e sul ruolodell'Europa. La necessita' di rendere concreta l'esperienza dicooperazione maturata dalle regioni europee e' statasottolineata dal presidente della Regione siciliana, RaffaeleLombardo. "Le regioni -ha detto- con i fondi quasi residualidestinati ai programmi della Cooperazione territorialetransnazionale (meno del 2% degli stanziamenti dei Fondistrutturali), e della Politica di prossimita', hanno ottenutoimportanti risultati: migliaia di progetti presentati sui bandidei principali programmi (Med, Enpi e altri), con altremigliaia di partner transnazionali (4/6 per ciascun progettofra universita', imprese, associazioni, enti locali, camere dicommercio), con alte percentuali di idoneita' giudicate darigidi nuclei di valutazione. Purtroppo ne sono statifinanziati solo qualche centinaio,realizzati con gli esiguifondi disponibili. Questi soggetti -ha proseguito Lombardo- chehanno creduto nell'Europa, non vanno ulteriormente delusi.Inparticolare quelli della sponda sud, cui bisogna assicurarel'immediato rifinanziamento dei progetti giudicati idonei. E'necessario puntare su questa rete per infittirla e costruire sudi essa, a part ire dal basso con i partenariati diffusi, unapolitica mediterranea dei territori, dei soggetti regionali elocali e delle societa' civili". (AGI)Rap/Mzu
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