Cooperazione: Monti-Napolitano al forum, torni priorita'
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Cooperazione: Monti-Napolitano al forum, torni priorita'

Cooperazione: Monti-Napolitano al forum, torni priorita'

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(AGI) - Milano, 1 ott. - La cooperazione deve tornare "tra lepriorita' della politica nazionale". E' il richiamo lanciato daGiorgio Napolitano e Mario Monti al Forum della cooperazioneinternazionale, promosso da Andrea Riccardi e dal Comune diMilano. Nella prima giornata di lavori, al Piccolo TeatroStrehler di Milano, il presidente della Repubblica e'intervenuto con un video-messaggio, in cui ha chiesto che ilgoverno, malgrado i "ben noti e inaggirabili, vincoli dellaspesa pubblica, possa dedicare alla cooperazione risorseadeguate, ponendosi il traguardo di un graduale riallineamentodell'Italia agli standard internazionali, invertendo latendenza degli ultimi anni". Un richiamo, quello dei fondi (losforzo finanziario della cooperazione e' pari allo 0,19% delPil), che e' stato raccolto da Monti, il quale, nel suodiscorso, ha sottolineato come la "centralita' dellacooperazione allo sviluppo dovra' essere rafforzata anche sulpiano delle risorse, non appena le condizioni di bilancio lorenderanno possibile". La sessione mattutina dei lavori - oltre1.600 accreditati, presenti tra il pubblico anche i ministri,Annamaria Cancellieri, Piero Giarda e Francesco Profumo e ilpresidente del Burkina Faso Blaise Compaore' - e' stata apertadal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, il quale ha spiegatoche il capoluogo lombardo, in vista dell'Expo 2015, punta adiventare la "capitale cooperazione internazionale". Poi, laparola al 'padrone di casa'. Nel mondo globalizzato, hasostenuto Riccardi, cooperare e' "essenziale" e un "Paese chenon coopera e' un Paese in declino". "Non siamo qui per negarele difficolta' - ha spiegato -: le difficolta' ce le siamoraccontate in questi mesi di governo presieduto da Mario Monti,che ha avuto il coraggio di dire la verita' al Paese. Siamoconvinti che il declino non sia un destino gia' scritto. E' unamalattia interiore che lentamente corrode il Paese e frammentaanche le reti di solidarieta' che ci avevano fatto grandi nelmondo". Il ministro della Cooperazione internazionale edell'intergrazione si e' poi detto favorevole a una riformadella legge 49, che regola il settore dal 1987 (da fare "contempo e lungimiranza", ha detto). Per il ministro degli Esteri,Giulio Terzi, la cooperazione "appartiene alla politica estera"di un Paese, e, se l'Italia vuole continuare a "preservare ilgiusto peso negli equilibri internazionali e continuare aparlare con autorevolezza a livello globale", deve "affrontarecon decisione il nodo delle risorse finanziarie". Secondo iltitolare della Farnesina, inoltre, i nuovi equilibrigeopolitici hanno portato a un superamento della "logica diassistenza" a favore di una logica del "partenariato". Deirapporti tra istituzioni internazionali e finanziatori privatihanno parlato l'ad di Eni, Paolo Scaroni, e il commissarioeuropeo allo Sviluppo, Andris Piebalgs. Scaroni ha portatol'esempio della societa' che guida, per la quale, ha sostenutola cooperazione allo sviluppo e' "diventata un pezzo chiavedella strategia d'impresa". "Abbiamo un asso nella manica checi viene da lontano, dalla tradizione 'matteiana' della nostraazienda", ha affermato. "La traduzione del nostro approccio inAfrica e' qualcosa di molto concreto e si chiama fornitura dienergia elettrica", ha continuato, sostenendo che Eni produceil 20% dell'elettricita' in Nigeria, il 60% in Congo e, "passodopo passo, sta diventando uno dei piu' grandi produttori dienergia elettrica del continente". Anche per Piebalgs, gliaiuti delle istituzioni internazionali non bastano perrisolvere il problema del deficit di energia elettrica nelcontinente africano. Secondo il commissario, in questo settore,e' necessaria una "combinazione dei fondi europei con capitalidei governi nazionali e quelli dei privati". Infine, e' statodedicato ai cooperanti e ai lavoratori ancora prigionieri dibande o gruppi terroristici l'intervento di Rossella Urru,rapita lo scorso anno in territorio saharawi. La cooperanteitaliana, liberata a luglio, ha ricordato i casi di "GiovanniLo Porto, ancora prigioniero in Pakistan, le spagnole Monserrate Blanca in Kenya, i lavoratori francesi e i diplomaticialgerini sequestrati in Mali". A portare un momento dileggerezza, al termine della sessione mattutina, e' arrivata la'madrina' del Forum, Geppi Cucciari. La conduttrice televisivasi e' divertita a prendere in giro premier e ministri, tra lerisate generali, anche dei diretti interessati. Nello show diCucciari, Monti e' diventato il "Dino Zoff", portiere dellapolitica, Andrea Riccardi protagonista di un'originalephotogallery in cui il volto del ministro 'pacificatore' e'stato aggiunto nella celebre foto di Yalta, tra WinstonChurcill e Stalin, o in un'immagine dei Pooh. Nel pomeriggio,spazio ai panel tematici (in tutto sei: priorita' geografiche econflitti; priorita' globali, dimensione multilaterale edEuropa; eccellenze ed innovazioni italiane per la cooperazione;come fare cooperazione e come valutare; cooperazione einternazionalizzazione dell'Italia: pubblico/privato;cooperazione popolare e il coinvolgimento dei cittadini). Aduno di questi, organizzato dall'Ispi, ha partecipato anche ilministro del Welfare, Elsa Fornero. Appuntamento a domani, conl'intervento, tra gli altri, del titolare del Tesoro, VittorioGrilli, e le conclusioni di Riccardi. (AGI).
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