Camera Kenya, con governo contro jihad e corruzione
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Camera Kenya, con governo contro jihad e corruzione

Camera Kenya, con governo contro jihad e corruzione

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(AGI) - Torino, 11 giu. - "Se vuoi camminare veloce vai da soloma se vuoi arrivare lontano procedi insieme". Il presidentedella Camera di Commercio del Kenya, Kiprono Kittony, hautilizzato il pensiero di un poeta nigeriano per illustrarel'impegno del Paese africano, tormentato dai problemicorruzione e terrorismo, per far crescere l'economia e ilbusiness. "Non e ' stato facile affrontare il problemacorruzione perche' naturalmente coinvolge il settore privato enoi abbiamo imprese nella nostra struttura" ha raccontatoall'AGI Kiprono Kittony, presidente della Camera di Commerciokeniana, Kncci, a Torino per partecipare al nono World ChambersCongress. Nel Paese lo scandalo e' montato proprio in questiultimi mesi e ha registrato le dimissioni quasi di massa didiversi commissari dell'anti-corruzione . Lo scorso mese ilpresidente Uhuru Kenyatta aveva nominato un tribunale speciale,guidato dal giudice dell'Alta corte Jonathan Havelock, perindagare sulla condotta dei commissari. "Quello che noiimprenditori abbiamo fatto contro la corruzione e' statol'aprire un business chapter da far firmare ai nostri membri eche definisce una specie di codice di pratiche etiche. Lesocieta' che non aderiscono al chapter le segnaliamo al governoin modo che non ottengano alcun appalto pubblico". La Kncci e'una organizzazione privata, come ha fatto notar elo stessoKittony che a Torino ha partecipato a un panel sulla fiducianei governi, 'Trust in governments' , da parte della comunita'business di alcuni paesi 'difficili'. "Il governo ci affiancain questa operazione e contribuisce al rafforzamento delChapter - ha spiegto il presidente della Camera di Commercio -.Questo aiuta la business community ad autoregolarsi". Perquanto riguarda il problema sicurezza, in un Paese in cui gliattacchi di al Sheebab si sono moltiplicati negli ultimi annicon il tragico attacco di aprile al campus universitario diGarissa che ha fatto registrare 137 morti, Kittony ha spiegato:"Abbiamo un fenomeno di radicalizzazione islamista in Kenya. Inostri imprenditori si riuniscono regolarmente e segnalanoall'intelligence problemi o persone sospette in modo che non cisiano infiltrazioni. Di fatto rafforziamo il lavorodell'intelligence. Abbiamo appena iniziato questa pratica irisultati si vedranno il prossimo anno". A Torino Kittony haapprofittato anche per rafforzare i suoi legami con l'Italia,paese con cui il Kenya ha "una relazione molto forte". "AMalindi - ha raccontato - ci sono piu' italiani che keniani ela comunita' di vostri connazionali li' e' una delle piu'grandi di tutta l'Africa sub sahariana". Sul frontedell'interscambio poi ci sono settori di punta come quellotecnologico "campo in cui l'Italia e' leader". E a settembreuna delegazione di imprenditori keniani arriveranno all'Expo diMilano in occasione della settimana del Kenya". "Tra i settorisu cui puntiamo - ha spiegato Kittony - c'e' anche quellodell'agricoltura - l'Italia e' molto specializzata e potrebbeaiutarci a sviluppare il nostro settore". (AGI).
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