Camera Dubai, siamo porta su mondo per le imprese italiane
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Camera Dubai, siamo porta su mondo per le imprese italiane

Camera Dubai, siamo porta su mondo per le imprese italiane

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(AGI) - Torino, 10 giu. - Dubai puo' costituire un verobusiness per le imprese italiane. Porta di ingresso a unmercato islamico di 1,6 milioni di persone, con la possibilita'di riesportare in 120 paesi, tra questi l'India, l'Iran, ilPakistan, l'Algeria, Hong Kong, Libia e Arabia Saudita. Una'terra promessa' favorita anche dall'euro e dal suo vantaggiocompetitivo con il dollaro. A parlare e' il presidente dellaCamera di Commercio di Dubai, Hamad Buamim, a Torino perpartecipare al World Chambers Congress in qualita' anche divice presidente della Icc, l'International Chambers Federation."Per noi quest'anno l'Italia e' uno dei paesi piu' importanti.Siamo presenti in due eventi nel Paese, con un grande standall'Expo di Milano, soprattutto per quanto riguarda l'industriaalimentare. E qui a Torino, con la grande e piccola industria,dalle auto alla moda" ha detto Buamim in un'intervista all'AGIa margine dei lavori del Congresso. "Per noi le fornitureitaliane sono diventate piu' convenienti anche di quellecinesi. Il dirham e' legato al dollaro, come tutte le valutedei Paesi del Golfo e penso che per tutti i paesi dell'Eurozonasia arrivato il momento di approfittare di questo". Unadelegazione della Camera di Commercio di Dubai sara' di nuovo aRoma dall'8 al 10 settembre per partecipare al World RetailCongress, il Congresso mondiale della grande distribuzione che,nell'aprile 2016, si terra' a Dubai. "A Roma avremo uno standche punta a promuovere Dubai come la prossima 'shoppingdestination'" ha detto Buamim. "Ma noi siamo aperti a tutto.Dubai e' un gateway per il Medio Oriente, per l'Africa e per ilsud est asiatico. Abbiamo una comunita' business desiderosa dicomunicare con il resto del mondo, soprattutto con l'Italia dacui importiamo molto. Da parte nostra siamo pronti ariesportare in Arabia saudita, in Qatar, Nord Africa, Egitto eanche in Africa orientale. Penso quindi che per le impreseitaliane entrare in questo enorme mercato attraverso Dubai siauna grande possibilita'". Dall'energia, che ora rappresentasolo il 30% dell'interscambio emiratino, alle infrastrutture,fino alla farmaceutica, all'arte alla moda e al settorealimentare. "Tutte enormi opportunita' per le imprese italiane- ha proseguito il presidente della Camera di Commercioaggiungendo che, soprattutto nel 'food and beverage' e nellamoda "non bisogna certo essere musulmani per rivolgersi allapopolazione islamica". "Si tratta di un mercato, quelloislamico, di 1,6 milioni di persone pronto ad accoglieredesigner di tutte le nazionalita' e di qualsiasi religione".Nel settore alimentare poi, ha spiegato, "la nostracertificazione 'Halal' (che in arabo significa appropriato,adeguato, ovviamente allo stile di vita islamico) e' gia' unarealta' per molte imprese europee". "Per le societa' a volteentrare nel nostro mercato e' solo una questione di marketing -ha proseguito - e noi su questo siamo pronti ad aiutarle".Un'occasione per farsi avanti, secondo Buamim, sara'sicuramente il Gies, Global islamic economic summit,appuntamento 'clou' per lo spaccato economico emiratino chequest'anno si terra' nel mese di novembre". Tra le priorita'strategiche dell'economia degli Emirati ci sono poi sicuramentele piccole e medie imprese, l'innovazione e i servizi. "Suquesto l'Italia - ha concluso Buamim - ci puo' essere molto diaiuto con una realta' economica piu' piccola, meno sistematicadi altri paesi, e che cresce molto velocemente". (AGI).
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