Crisi: Rogoff, grande energia Renzi in Italia; Europa sia unita

21 maggio 2015

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(AGI) - Astana, 21 mag. - "Nessuno in Europa riesce veramente auscire da questa crisi finanziaria e penso che per tutti ipaesi sia una questione di riforme strutturali". "Quello chepenso veramente e' che comunque in Europa ci sia bisogno di unamaggiore integrazione e che da parte dei paesi ci sia unatremenda resistenza". 'Guru' dell'economia a Harvard, KennethRogoff, torna sulla crisi finanziaria e sui suoi riflessi sulVecchio Continente da Astana, dove partecipa alla due giornidell'Astana Economic Forum, la piattaforma di dialogo creatadal presidente kazako Nursultan Nazarbayev che si propone didiventare una 'Davos' eurasiatica. "Non penso - ha detto Rogofin un'intervista all'AGI - che una stabilita' possa arrivare senon si procede a un Unione politica, a una maggioreintegrazione tra i Paesi". Per quanto riguarda l'Italial'economista americano apre anche una finestra di fiducia."Bisogna attendere e vedere - afferma cauto - ma sicuramenteRenzi ha ancora molta energia anche se davanti a se' ha sfidemolto grandi". Principio e somma di tutte quella di "cambiarerapidamente il Paese". "Ma non si puo' fare tutto in una voltasola - spiega l'economista - e non ce ne e' neanche bisogno.Bisogna fare graduale piccoli progressi". "Non vengo in Italiada un po' e sono curioso di sapere quello che la gente pensa.Io personalmente ritengo che comunque la situazione siapositiva. Bisogna attendere e vedere che succede nel lungoperiodo". L'Italia, ha proseguito Rogoff, e' in quella che sidice "stagnazione secolare", potrebbe durare in eterno ma, allostesso tempo, vedo molti incredibili vantaggi rispetto aglialtri. L'istruzione, l'ottimismo della gente e poi mantienel'eccellenza in molte aree nonostante tutto. Ha dei vantagginaturali e non scommetterei che tra una trentina di anni siaancora in stagnazione a fronte di una Germania in crescita. Miauguro che le riforme di Renzi riescano. E stata la Grendedepressione ma l'Italia e' un paese ricco". Casi diversi glialtri paesi del Sud Europa. "Ma non farei della Grecia l'unicocaso negativo" ha spiegato Rogoff. Per paesi come Irlanda,Spagna e Portogallo penso che abbia veramente un senso laristrutturazione del debito". Inutile di fatto usciredall'euro: "Sarebbe - ha detto l'economista - del tuttoinefficace senza una forte ristrutturazione del debito". .