Europee: Nobel economia, istituzioni Ue forti contro voto protesta

(AGI) - Astana, 24 mag. - L'Europa deve assolutamenterafforzare le proprie istituzioni, deve dare piu' poteri alParlamento se vuole evitare l'ascesa di partitianti-europeisti. Da parte sua la Bce deve passare all'azione,immettendo liquidita' per aiutare l'economia e gli stessi paesia mettere in atto le riforme strutturali. A parlare e' il NobelChristofer Pissarides, economista cipriota e professore allaLondon School of Economics. "Ci aspettiamo risultati sgradevolidal voto di domenica - ha detto in un'intervista all'AGI amargine dei lavori dell'Astana Economic Forum -. Ma il problemae' che l'Europarlamento non ha alcun potere decisionale ed e'quindi proprio li' che si sviluppa e amplifica il voto diprotesta. Se l'Europa fosse andata avanti in un rafforzamentodelle istituzioni tutto questo non succederebbe, nonassisteremmo a queste ondate estremiste e populiste. Dubito chese quelle di domenica fossero elezioni politiche i partitiantieuropeisti avrebbero un tale successo". "Un rafforzamentodelle istituzioni e' necessario - ha aggiunto l'accademico -sarebbe benefico per l'Europa". (AGI)(AGI) - Astana, 24 mag. - Pissarides, che all'Astana Forum hapartecipato insieme a Romano Prodi e a Tony Blair allaConferenza Mondiale Anti-Crisi, focalizzata proprio sui nuoviequilibri tra Ue, Usa ed Eurasia, si e' soffermato sulladebolezza congiunturale di un'Europa che arranca nella crescitae il cui mercato del lavoro non da' segnali di ripresa. "Sonostati fatti timidi passi rispetto allo scorso anno - ha dettoPissarides che nel 2010 ha ricevuto il Nobel per l'Economia,insieme a due statunitensi, per gli studi dedicati al mercatodel lavoro - e vi e' piu' certezza sull'euro rispetto alloscorso anno quando sembrava che alcuni paesi potesse usciredalla moneta unica da un momento all'altro". "Ma mancano ancorale riforme strutturali, soprattutto in Italia" ha fatto notare.Secondo l'economista la "nota piu' negativa" e' la politicadella Bce. "Per i paesi del sud Europa, Grecia, SpagnaPortogallo e Italia, sarebbe molto piu' facile andare avantinelle riforme con un'economia non in profonda recessione" . "La Bce deve pompare liquidita' extra nel mercato e poi parlaredi riforme strutturali" ha incalzato Pissarides. "Si puo' avereuna banca centrale che rifiuta di dare denaro extra al mercatoper aiutare l'economia? E' questo il principale problema chevedo nel futuro immediato". "Nell'ultima riunione la Bce - haproseguito l'economista - ha detto che il pericolo deflazionenon e' immediato e che bisognera' aspettare un altro mese, maio non sono d'accordo. Anche per me e' importante tenere sottocontrollo l'inflazione, ma non succede niente se la facciamosalire un po' di piu' iniettando denaro nel sistema, come hafatto la Fed. Abbiamo un'inflazione negli ultimi 12 mesi che siattesta intorno al 0,7% nei paesi europei e la Bce dice diaspettare. Deve agire. Non puo' stare li' seduta a renderci iltutto piu' difficile". Pissarides ha ricordato come la Germania di Schroeder haportato avanti le riforme strutturali nel Paese nel 2005rapidamente proprio perche' in quel momento l'economia si stavaespandendo. "Le hanno fatte in tre anni ed e' il motivo per cuiora vanno cosi' bene - ha detto il Nobel -. Dateci l''extramoney' e poi anche noi faremo le riforme". In ogni caso, haproseguito l'economista, le riforme chiedono tempo per darerisultati. In Germania ci sono voluti quattro anni. Tra i paesieuropei "Spagna e Portogallo hanno portato avanti le riforme,la Grecia ha fatto qualcosa, l'Italia ha invece ancora dafare". "L'Italia - ha proseguito Pissarides - ha fatto il'sorpasso' dell'economia britannica nel 1999 e poi si e'fermata e ora c'e' un enorme gap con la Gran Bretagna". IlPaese - ha aggiunto - ha avuto problemi in termini distabilita' politica, troppi cambi di governo, anche se ora sonopiu' ottimista. Ci sono segnali di stabilita' e qualcosa si stamuovendo. (AGI)Tig