(AGI) - Roma, 30 ott. - "Con questo film che abbiamo presentatoall'edizione 2011 del Festival del cinema, abbiamo volutoprovare a raccontare la storia della crescita di un padre. Unacrescita che lo aiuta a diventare forte attraverso unsentimento importantissimo quale e' l'amicizia". Lo ha dettoRicky Tognazzi, regista e sceneggiatore insieme a Simona Izzodi "Il padre e lo straniero", film tratto dall'omonimo romanzodi Giancarlo Di Cataldo che ha come interpreti AlessandroGassman, Xenia Rappoport, Amr Waked e vede la partecipazionestraordinaria di Leo Gullotta. Il film narra la storia diun'amicizia fra due uomini che vengono da due culture diversema legati da un dolore in comune: un figlio disabile. "Questastoria tenta di trasmettere un messaggio - ha aggiunto ilregista - un messaggio di pace dove la diversita' tra le dueculture diventa motivo di crescita e trasmette valori comequello dell'amicizia. Siamo in una societa' che si staevolvendo e davanti ad una diversita' che ci arricchisce. Ilmio protagonista, Diego, ottimamente interpretato da AlessandroGassman, impara molto dall'altro, l'arabo Walid. Stiamo vivendoin una societa' che e' in evoluzione, il rapporto con lostraniero e' cambiato. Il libro da cui e' stato tratto il filme' stato scritto prima dell'11 settembre ma e'straordinariamente attuale e dimostra che tutti i valori, comequello dell'amicizia fra persone di culture diverse, sonosempre validi". "E' un film sull'amore e sull'amicizia - hasottolineato Alessandro Gassman - sentimenti che vanno di paripasso. In amore si rischia cosi' come nell'amicizia. E infatti,Diego, il personaggio che io interpreto, rischia la sua vitaper amicizia. Il romanzo di Di Cataldo mi ha molto colpito edemozionato e ho interpretato questo film con grande piacere. Ilprotagonista ha la grande fortuna di incontrare Walid che glicambiera' la vita. Questa e' la testimonianza che la conoscenzadi qualcuno che e' lontano da noi puo' anche aiutare amigliorare la tua esistenza". (AGI)