SERVILLO, RECITO IN TRE LINGUE PER NASCONDERMI
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SERVILLO, RECITO IN TRE LINGUE PER NASCONDERMI

SERVILLO, RECITO IN TRE LINGUE PER NASCONDERMI

SERVILLO, RECITO IN TRE LINGUE PER NASCONDERMI
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(AGI) - Roma, 1 nov. - "Nel film di Cupellini sono una animalebraccato che si nasconde nella tana costituita da tre linguediverse, italiano, napoletano e tedesco". Toni Servillo,protagonista di 'Una vita tranquilla', terzo film italiano inconcorso al Festival Internazionale di Roma che sara'presentato questa sera, spiega il significato profondo del suopersonaggio. "Rosario e' un uomo che si nasconde, che fugge dalpassato per redimersi e si costruisce una nuova vita - spiegain conferenza stampa -. Il passato pero' torna con violenzasotto le sembianze del figlio. Uno schema classico dellatragedia, nella relazione padre-figlio. In questa sua fuga, lelingue sono fondamentali: usa il tedesco per esprime l'amore el'affetto per la sua nuova famiglia, l'italiano per comunicarecon i suoi dipendenti e il napoletano quando parla col figlio.In questo film - aggiunge - recito praticamente senza trucco,sono me stesso, ma in realta' il trucco c'e': il miopersonaggio cambia attraverso le lingue". 'Una vitatranquilla', prodotto da Rai Cinema e Acaba Produzioni, uscira'il 5 novembre. Interpretato anche da Maurizio Donadoni, MarcoD'Amore, Francesco Di Leva, Juliane Kohler, il film racconta lastoria di un ex camorrista che ha fatto finta di morirerifugiandosi in Germania. Li' si crea una nuova identita', apreun ristorante, si sposa e ha un figlio. Un giorno arrival'altro figlio, quello che aveva abbandonato da bambino inCampania. E' in compagnia di un socio ed entrambi sonoaffiliati di un clan camorristico inviati in Germania percompiere un omicidio legato allo smaltimento illecito dirifiuti. E cosi', come un fulmine a ciel sereno, dopo 15 anniil passato torna prepotente e violento. E la fine, dal vagosapore classico (da tragedia greca) fa tornare il tempoindietro di tre lustri. "Mi sono innamorato della sceneggiatura(di Filippo Gravino, vincitrice nel 2003 del Premio Solinas,ndr) - spiega ancora Servillo -.e ho accettato di fare questofilm senza esitazioni". In effetti, aggiunge poi, i problemisono arrivati in fase di lavoro. "Ho studiato molte ore algiorno per riuscire a recitare in tedesco - confessa - ma ad uncerto punto sono stato colto da sconforto e ho detto aCupellini: chiama Bruno Ganz, lui parla perfettamente iltedesco e anche un ottimo italiano. Poi - conclude - horesistito e sono molto soddisfatto del risultato". A tre annidal suo film d'esordio, 'Lezioni di cioccolato', ClaudioCupellini torna ora con un film diversissimo, un noir tragico eintenso. "In realta' ho iniziato a scrivere la sceneggiatura diquesto film con Guido Iuculano e l'autore del soggetto FilippoGravino nel 2005, prima di 'Lezioni di cioccolato' - spiega ilregista padovano -. Ho quindi avuto modo di cucinare a fuocolento questa sceneggiatura. Nel frattempo ho fatto un film eho anche capito cosa significhi stare otto settimane sul set.La scelta di Servillo - continua - e' arrivata gia' in fase discrittura. Per noi il protagonista non poteva che essere lui.Ovviamente il problema era convincerlo ad accettare". Quando silavora con l'attore napoletano sono inevitabili paragoni oraffronti con altri film. Stavolta si parla de 'Le conseguenzedell'amore' di Paolo Sorrentino. "Amo molto quel film - diceCupellini - ma non abbiamo pensato ad altre pellicole, anche secredo sia inevitabile pensare a film che nostro malgrado cihanno ispirato". (AGI).
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