(AGI) - Roma, 27 ott. - "Maria Sole Tognazzi sposerebbe unocome Ugo Tognazzi?". "Si'". Con questa battuta della regista,una vera e propria dichiarazione d'amore di una figlia neiconfronti del padre (che disse una cosa simile rispondendo auna domanda di Enzo Biagi: "Vorrebbe che sua figlia sposasseuno come Ugo Tognazzi?". "Si'", la risposta giunta dopo unapiccola pausa), si chiude la conferenza stampa di presentazionedi "Ritratto di mio padre", il film documentario realizzato daMaria Sole Tognazzi e prodotto da Matteo Rovere e La7 con lacollaborazione del MiBac che stasera alle 19,30 costituira'l'evento di pre-apertura del Festival internazionale del filmdi Roma che iniziera' ufficialmente domani sera con 'LastNight' di Masy Tadjedin.
La figlia piu' piccola dell'attorelombardo, scomparso esattamente 20 anni fa (il 27 ottobre1990), ha realizzato un documentario molto particolare chestasera La7 trasmettera' sul canale digitale in HD e che sara'visibile da tutti domenica alle 14. "Dopo che Matteo Rovere,amico e collega e produttore mi ha chiesto di realizzare unfilm su mio padre - spiega la Tognazzi - ho accettato conl'idea di raccontarlo soprattutto attraverso i Super 8, ifilmini amatoriali che girava continuamente durante i momentiin cui stavamo insieme, in famiglia, con i tantissimi amici ecolleghi che stavano sempre con noi". Una scelta interessanteche da' al film 'Ritratto di mio padre' anche un valorestorico. "Sono rientrata attraverso questi filmetti casalinghiin quegli anni, quasi com se avessi chiuso gli occhi - spiega-. Si vede mio padre com'era veramente, il suo rapporto diamicizia e complicita' con i protagonisti del mondo del cinemadi allora. Dalle cene, dalle riunioni al 'Villaggio Tognazzi'di Torvajanica, dalle partite a tennis si passava al gioco, einevitabilmente anche al lavoro. Papa' riuniva tutti i suoiamici e spesso da li' nascevano poi idee o progetti per film".
In 'Ritratto di mio padre' Maria Sole Tognazzi segue la storiadi Ugo Tognazzi basandosi proprio sui film in Super 8 girati daamici (alcuni, forse, addirittura da Marco Ferreri e LucianoSalce) senza trattare con dettaglio la sua carriera - esordiquasi per caso in teatro a Cremona, arrivo in tv in coppia conVianello, debutto e consacrazione nel cinema fino alla vittoriadella Palma d'Oro a Cannes con 'Tragedia di un uomo ridicolo' eritorno al teatro negli ultimi anni - anche perche' "lo hannogia' fatto altri molto bene". Una dichiarazione d'amore versoil genitore della figlia del grande attore che confessa diessersi emozionata ma senza scoprire un uomo diverso da quelloche ricorda durante l'anno di preparazione del film. "Horivisto i tanti filmati Super 8 e ho consultato oltre 100 oredi girato trovato nelle teche Rai - dice -. Poi con l'aiuto almontaggio di quell'angelo di Walter Fasano ho tagliato tanto eridotto, epr esempio, le 14 ore selezionate dalla Rai a 14minuti".
Cosa viene fuori da questo documentario, che PieraDetassis, direttore artistico del festival ha voluto comepreapertura della kermesse vera e propria per sottolineare che"questa edizione nasce sotto il segno di Ugo Tognazzi"? Spiegaancora Maria Sole: "Si vede mio padre com'era: anarchico,trasgressivo, controcorrente in molte sue scelte, coraggiosonel fare scelte rischiose, generoso verso i giovani, amico ditutti". Molti interventi illustri in 'Ritratto di mio padre': Michele Placido, Pupi Avati,Bernardo Bertolucci, Ettore Scola, Michel Piccoli, ValeriaGolino, Paolo Villaggio, Ricky Gianmarco e Thomas RobsahmTognazzi (fratelli di Maria Sole avuti da Ugo Tognazzi con tredonne diverse) Mario Monicelli. E proprio dal decano del cinemaitaliano tratta uno dei temi piu' cari a Ugo Tognazzi, lacucina, con l'irriverenza del 'toscanaccio': "Organizzava cenea casa sua chiedendo il voto ai suoi piatti. Noi gli davamosempre giudizi negativi per farlo arrabbiare. Era convinto diessere un grande cuoco - aggiunge - ma non era vero". Il filmdi Maria Sole e' piacevole e alterna immagini note a da altre(molte) inedite e private.
Due unici elementi sono statitrascurati dalla regista in 'Ritratto di mio padre': le sue immagini col padre e la crisidegli ultimi anni. Del primo ne parla il montatore, che spiegacome "unica censura fatta da Maria Sole sia stata le sceneamatoriali, anche molto belle, di lei col padre. Ne ha tenutepochissime". Del secondo elemento e' invece la stessa regista aparlarne: "Negli ultimi anni mio padre stava male, era indepressione. Gli e' accaduto quello che e' poi successo anche aGassman: no accettava l'idea di invecchiare e di non esserepiu' cosi' richiesto dal cinema come prima - spiega -. Maquesto elemento e' noto e ho preferito trascurarlo ancheperche' non so cosa sarebbe stato della sua carriera: eraritornato con passione al teatro ed e' morto alla vigilia deldebutto all'Eliseo di Roma di 'Butterfly' con Arturo Brachetti.Inoltre aveva girato due episodi di un telefilm della Rai chedoveva diventare una miniserie ('Famiglia in giallo', ndr) eforse avrebbe iniziato una nuova carriera in televisione".