(AGI) - Roma, 5 nov. - "Mi piace l'idea di un festival comeToronto non competitivo, ma per quanto riguarda Roma ilconcorso e' importante perche' attira gli autori e costituiscelo scheletro su cui costruire la manifestazione". PieraDetassis, direttore artistico del Festival internazionale delFilm di Roma torna, durante la conferenza stampa finale dibilancio, alle sue dichiarazioni di ieri. "Ho detto che bisognaripensare la formula dei festival - dice - e Toronto e'certamente quello che si avvicina di piu' a Roma, che si basasu una nuova identita': e' un festival-campus caratterizzato damolti incontri come quelli di quest'anno con Fanny Ardant,Landis o Camilleri. La manifestazione romana ha due facce -dice ancora il direttore artistico - uno rivolto al pubblicoche quest'anno e' accorso in massa (sono stati emessi 118milabiglietti, 16mila in piu' del 2009 - ndr) e un altro aigiornalisti (2686 accreditati nel 2010 rispetto ai 2656 delloscorso anno - ndr), che forse si trovano in difficolta' aseguire i tanti eventi. Forse anche loro devono imparare aseguire percorsi diversi". Chiarito che anche la prossimaedizione, in programma nello stesso periodo di quest'anno, acavallo tra ottobre e novembre ("Un vantaggio per il pubblicoche puo' godere di un giorno di vacanza in piu' in concomitanzacon il 1.mo novembre e per la scelta dei film visto che ciallontaniamo dalla Mostra del Cinema di Venezia - spiega ildirettore organizzativo Francesca Via - anche se penalizza ilmercato essendo una data vicina all'American Film Market"),Piera Detassis interviene sull'ipotesi ventilata dall'assessorecapitolino Croppi di accorpare il Festival del Film e quellodella Fiction di Roma. "Anche quest'anno abbiamo ospitatoproduzioni televisive perche' e' evidente che c'e'contaminazione tra tv e cinema - spiega - e spesso laserialita' televisiva offre anche possibilita' superiori eprodotti di grande qualita'. Non so nulla di un'eventualefusione tra festival di cinema e fiction". Piu' informato,invece, il presidente del Roma Film Fest, Gian Luigi Rondi:"Per quello che so io, Croppi ha proposto di creare un'unicastruttura organizzativa e tecnica per entrambi gli eventi,lasciandoli pero' distinti. Non credo - aggiunge - che si possaprevedere una manifestazione di cinema e fiction di ventigiorni, mentre e' perfettamente realizzabile, come accade gia',fare due eventi distinti uno a giugno e uno a ottobre". (AGI).